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lunedì, 29 Maggio 2023

Aiutiamo con AGOP

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Circa 30 anni fa presso il Servizio di Oncologia Pediatrica nel Dipartimento di Pediatria della Seconda Università degli Studi di Napoli, è nata AGOP, Associazione Genitori Oncologia Pediatrica, centro di riferimento della Regione Campania per i tumori dell’infanzia e per l’Italia Meridionale dell’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica. AGOP nasce per fornire un valido punto d’appoggio a tutti quei genitori e a quei bambini che si trovano ad affrontare le problematiche relative alla degenza ospedaliera ma non solo; AGOP offre un rifugio, una dimensione familiare, una tutela psicologica a tutti questi ‘piccoli angeli’ che ogni giorno combattono contro il cancro.

Nel febbraio del 1985 l’Associazione si è posta come obiettivi principali il potenziamento delle strutture assistenziali, con l’acquisito di apparecchiature scientifiche, materiale didattico ma anche mobilia e giochi per i bambini che possano rendere meno gravosa la permanenza in reparto; la promozione della ricerca scientifica nel campo dell’Oncologia Pediatrica; la diffusione della conoscenza delle malattie tumorali in età pediatrica nella Regione Campania; la sensibilizzazione delle Autorità competenti verso la risoluzione di problemi legati all’assistenza e inerenti a essa; l’aggiornamento del personale medico  e paramedico; l’istituzione di un servizio di assistenza psicologica per i piccoli pazienti e per le loro famiglie; e ancora il sostegno economico per le famiglie indigenti. AGOP è nel tempo divenuta una grande famiglia composta da genitori, volontari, operatori sanitari, personale medico e paramedico, tutti uniti nell’impegno di concorrere al miglioramento dell’efficienza e dell’operatività di questa struttura specialistica che si occupa principalmente dei bambini affetti da tumori. Grazie al contributo di tutti quelli che nel tempo hanno sorretto questa Associazione sono stati ottenuti importanti risultati, tra cui l’attivazione di borse di studio per giovani medici, servizi di assistenza psicologica e tanto volontariato; l’acquisto di apparecchiature per il reparto e il day-hospital; incentivi per la formazione di medici e paramedici; una proficua e importantissima collaborazione con la Struttura Scolastica che comprende elementari, medie e superiori, attraverso l’Istituto Comprensivo D’Aosta-Scura, il XVII Circolo Didattico e il liceo Vico: in questo modo i bambini malati continuano a vivere la scuola, a casa o su un letto d’ospedale, non interrompono la loro istruzione durante l’ospedalizzazione e ciò è molto importante anche sotto il profilo psicologico. In quasi 30 anni AGOP ha svolto attività che hanno comportato un impegno economico pari a circa 2 milioni di euro. Attualmente vengono seguiti 1000 pazienti, di cui il 16% in terapia, il 46% fuori terapia da meno di 5 anni e il 38% fuori terapia da oltre 5 anni. Ogni anno vengono ricoverati più di 40 nuovi pazienti, che possono usufruire di circa 10 posti letto, la scuola annessa, una sala giochi per i bambini ma anche una cucina e una lavanderia per i genitori che spesso sono costretti a subire ricoveri lunghissimi. Ogni piccola comodità è stata fornita da AGOP tramite i proventi economici derivanti dalla vendita dei calendari realizzati con i disegni dei bambini e tante altre offerte spontanee che arrivano tramite contributo al conto postale o al conto bancario consultabile sul sito www.agopnapoli.it.

AGOP
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Un’atmosfera di cooperazione solidale e di amicizia si respira al reparto di Oncologia Pediatrica, dove Dora Pagano, dottoressa e professoressa ospedaliera, ci spiega che la scuola è dotata anche di attrezzatura informatica wireless per consentire agli alunni degenti l’insegnamento di tipo telematico, garantendo così il diritto allo studio tramite il Progetto del MIUR. Il professor Paolo Indolfi ci spiega come è nata l’Associazione, citando anche la professoressa Fiorina Casale e il professor Silvio Perrotta. Il dottor Ciro Ruggiero offre un’importante delucidazione di quanto sia importante l’aiuto dei 30 volontari, giovani studentesse, ragazzi e mamme di famiglia che si recano in ospedale quotidianamente in turni o mattutini o pomeridiani assicurando sia l’assistenza diretta ai genitori, sia l’attività ludica ai bambini.

Dott.ssa Pagano, cosa bisogna fare per diventare volontario AGOP?

«Prima di procedere con il volontariato vero e proprio bisogna prima sostenere un colloquio con le nostre psicologhe che ricercano il motivo per il quale il volontario si propone in Associazione; successivamente si affianca sempre il volontario in reparto con le nostre ‘veterane’ AGOP che lavorano con noi da tempo immemore. Aiutare i bambini affetti da tumori, i genitori scoraggiati o stanchi della malattia, è di certo difficile ma noi cerchiamo di farlo nel totale rispetto altrui e sopratutto cercando di donare ogni tanto un sorriso. Piccoli gesti per alleviare le sofferenze»

Spesso il reparto è visitato da personaggi famosi, come Massimiliano Rosolino, Biagio Izzo, Sal Da Vinci e tanti altri che si recano in ospedale per regalare momenti di gioia ai bambini che sorridono felici e spensierati; sì, loro che la malattia la vivono ogni giorno, sorridono regalando a noi un’importane lezione di vita.

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