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Agenzia delle Entrate: cinque anni per dimezzare l’evasione

Arriva un’importante notizia dal mondo dell’economia italiana. L’Agenzia delle Entrate ha dichiarato che in soli cinque anni sarà possibile dimezzare l’evasione fiscale.

A dichiararlo è il direttore stesso dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione in commissione Finanze alla Camera, le sue dichiarazioni sono state in risposta alle domande dei deputati.

Il direttore Ruffini afferma: “Credo che se riuscisse a chiudere il perimetro dell’innovazione tecnologica, dell’interoperabilità di dati, della trasmissione di questi dati, della valorizzazione di questo patrimonio informativo da parte dell’amministrazione finanziaria, tutelando tutti i diritti dei cittadini, il Parlamento e il Governo possono accettare una sfida di dimezzare l’evasione fiscale nel giro di una legislatura, ovvero in cinque anni”.

Sempre il direttore dell’Agenzia continua spiegando come la fatturazione elettronica possa aiutare in questo processo di diminuzione drastica dell’evasione; e dichiara: “Sono ascrivibili alla fatturazione elettronica effetti positivi che si attestano nell’ordine di circa 3,5 miliardi di euro. In particolare, il gettito relativo all’Iva riconducibile a versamenti spontanei dei contribuenti è stato stimato in circa 2 miliardi; tale emersione si ripercuote sulle imposte dirette per poco più, si stima, di mezzo miliardo di euro, per quanto riguarda le azioni di contrasto delle frodi fiscali, nel 2019 è stato individuato un numero di soggetti, poco più di 200 società ed enti, bloccando compensazioni per un miliardo di euro”.

Per ovviare a queste frodi quindi, si è deciso che non sarà più possibile fare un pagamento in contanti, e neanche un prelievo di denaro in banca, per una cifra superiore a 1.999,99 euro; e questo già a partire da pochi giorni. Sarà questa la nuova soglia massima per l’uso del denaro contante a partire dal primo luglio. La soglia  verrà poi abbassata ulteriormente a 999,99 euro dal primo gennaio 2021.

Riguardo ai contributi a fondo perduto previsti dal dl Rilancio, il direttore dell’Agenzia delle Entrate dichiara che “Finora sono arrivate circa 900 mila domande, poco più della metà relativa a persone fisiche”.