Anja Niedringhaus, premio Pullitzer nel 2002, è rimasta vittima di un agguato alla vigilia delle elezioni presidenziali in Afghanistan.
La cronaca si tinge ancora una volta di rosso, a farne le spese la fotografa tedesca Anja Niedringhaus, morta sul colpo; e la canadese Kathy Gannon rimasta gravemente ferita: le due donne si trovavano nel quartier generale della polizia di Khost, provincia orientale dell’Afghanistan, quando sono stata raggiunte da alcuni colpi d’arma da fuoco provenienti da un uomo in uniforme. Le dinamiche dell’agguato non sono ancora state chiarite, ma il portavoce del governatore di Khost conferma l’arresto del talebano che ha sparato contro le due donne.
Il mondo perde una grande reporter, impegnata fin dall’età di 17 anni a fotografare il mondo e le sue sfumature, spesso atroci. La sua carriera iniziò come freelance, occupandosi nell’89 della caduta del Muro di Berlino. Nel 1990 diventò collaboratrice dell’ European Pressphoto Agency di Francoforte, dove si è occupata per dieci anni della guerra civile in Iugoslavia. Nel 2001, con l’Associated Press inizia il suo impegno in Oriente, dove segue la caduta dei talebani: lavoro con cui guadagnerà il prestigioso premio Nieman Fellowship ad Harvard. Nel 2005 arriva il grande e meritato riconoscimento: Anja è la prima donna dell’Associated Press a vincere il premio Pullitzer per “Breaking News Photography”.
Una vita dedicata a fotografare le contraddizioni del mondo contemporaneo, Aja Niedringhaus muore a 49 anni, nel pieno del suo impegno, lasciando in eredità i volti e le storie immortalati nei suoi scatti.