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Affluenza per il referendum costituzionale

Referendum

Nonostante le previsioni e le paure di molti. Per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari si sono espressi il 40% degli aventi diritto come citano molti giornali.

Per il Referendum Costituzionale Ieri 19/09 l’affluenza alle 23 era per le Regioni la seguente:

Campania 38,4

Liguria 39,3

Puglia 40

Veneto 35,6

Toscana 45,8

Marche 42,4

I Seggi sono stati aperti fino alle 15 di oggi, le votazioni per il referendum costituzionale erano incerte.

I cittadini sono stati chiamati a votare per il referendum costituzionale, il rinnovo dei Consigli regionali e circa mille Comuni. Si è votato nei giorni: 20 e 21 settembre. I seggi erano aperti dalle 7 alle 23  e dalle 7 alle 15 di oggi lunedì 21 settembre. Sono 46.641.856 gli elettori chiamati ad esprimersi per il referendum costituzionale e 18.473.922 quelli per le elezioni regionali, che interessano 6 Regioni a statuto ordinario (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) e 1 a statuto speciale (Valle d’Aosta). Dati relativi agli ultimi aggiornamenti delle più note trasmissioni televisive.

Il quesito stampato sulla scheda referendaria era il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”.

L’elettore doveva barrare la casella del Sì se voleva confermare la riforma costituzionale che riduce i parlamentari dagli attuali 945 a 600 complessivi (400 deputati e 200 senatori), mentre doveva mettere un segno sul No se non voleva che la riforma entrasse in vigore.

Inoltre per la validità del referendum costituzionale non era richiesto alcun quorum: l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

Come allarmismo per via del Covid si pensava ad una minor affluenza alle urne. Ma fortunatamente sono state previste particolari disposizioni per evitare il rischio contagio da Covid-19.

Inoltre, i cittadini ricoverati per coronavirus hanno potuto comunque votare se erano elettori della Regione in cui era ubicata la struttura sanitaria, nelle sezioni ospedaliere, purché le strutture che li ospitavano avessero avuto almeno 100 posti letto. Se invece ricoverati in strutture con meno di 100 posti letto, il loro voto è stato raccolto da appositi seggi speciali. Infine hanno votato per il referendum costituzionale anche gli elettori in quarantena o isolamento se elettori della Regione in cui domiciliati.

C’è stato un momento di freddura,in alcuni casi tutta la notte,negli uffici comunali per tappare i buchi causati dalla “fuga” in massa di presidenti di seggio e scrutatori designati, ma alle 7 di mattina le sezioni con le urne sono state tutte regolarmente aperte, come certificato dal Viminale.