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Adolescenti e cellulare, l’opinione dei pediatri

Gli adolescenti sempre più legati allo smartphone, l’85% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni lo usa assiduamente, mentre il 60% lo controlla appena sveglio e prima di andare a dormire, arrivando a perdere circa 6 ore e mezza di sonno ogni settimana.

Questo il resoconto della Società Italiana di Pediatria (Sip) che, in occasione del 75esimo congresso nazionale, si è tenuto a Bologna mercoledì 29 maggio e si concluderà oggi sabato 1 giugno.

I pediatri tuonano, servono regole chiare affinché non diventi una dipendenza.

I pediatri vietano di utilizzare smartphone o altri dispositivi elettronici a tavola, mentre si studia o in momenti di riunione familiare, nonché prima di andare a letto.

Secondo l’analisi svolta, nel sesso femminile il rischio di dipendenza da dispositivi tecnologici è triplo rispetto ai coetanei di sesso maschile.

I genitori devono cercare “di mantenere sempre una comunicazione efficace e stabilire regole e limiti”, afferma Alberto Villani, presidente della Sip.

Altro invito ai genitori è quello di Elena Bozzola, segretaria della Sip, Che ricorda di fare attenzione ai campanelli d’allarme di una dipendenza da smartphone, dolori alla schiena, mal di testa, modifiche nei ritmi del sonno e difficoltà di staccarsi dal dispositivo mobile, tra i più frequenti.

La situazione potrebbe evolversi in negativo qualora la dipendenza spingesse i ragazzi ad un utilizzo compulsivo in situazioni potenzialmente pericolose, durante un attraversamento stradale o alla guida, che potrebbe portare a risvolti molto gravi.

La Sip invita i genitori a prestare attenzione ai sintomi generici da dipendenza, prima che se ne sviluppino di più intensivi, quale l’impossibilità di stare senza o l’estrema irritabilità, che dimostrerebbero una dipendenza evolutasi già fino allo stato avanzato.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II