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Addio Gianni Di Marzio, un simbolo del calcio legato al Napoli e a Maradona

Una terribile perdita per il mondo del calcio, si spegne Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente sportivo italiano, nonché tecnico del Palermo. La notizia, diramata dal figlio Gianluca, giornalista a Sky, scuote profondamente un intero settore.

Gianni Di Marzio, una carriera all’insegna del successo

Di Marzio ha avuto un ottimo percorso da allenatore, costellato da tanti successi. Infatti, negli anni ’70 guidò il Catanzaro fino alla serie A. Nel ’77 giunse sulla panchina del Napoli del Napoli, che guidò alla finale di Coppa Italia. A lui va il merito di aver scoperto in Argentina un giovane, ma già talentuoso, Diego Maradona presentandolo al presidente Corrado Ferlaino. L ‘operazione, però, non fu possibile per la chiusura delle frontiere al mercato. Di Marzio conservato un bellissimo rapporto con Maradona.

Infatti, negli anni ’70 guidò il Catanzaro fino alla serie A. Nel ’77 giunse sulla panchina del Napoli del Napoli, che guidò alla finale di Coppa Italia. A lui va il merito di aver scoperto in Argentina un giovane, ma già talentuoso, Diego Maradona presentandolo al presidente Corrado Ferlaino. L ‘operazione, però, non fu possibile per la chiusura delle frontiere al mercato. Di Marzio conservato un bellissimo rapporto con Maradona.

Smise presto di giocare a causa di un brutto infortunio, come allenatore sostituì in un primo momento Arnaldo Sentimenti alla guida dell’Internapoli, entrando in Serie C nell’1-1 contro il Chieti

successivamente Nocerina Juve Stabia e Brindisi, dove ricoprì il posto di Luis Vinicio. Fu un punto di riferimento fondamentale durante il suo periodo al Catanzaro, con cui perse lo spareggio promozione per la Serie A nel 1975 contro l’Hellas Verona a Terni (0-1), per poi ottenere la promozione nella stagione successiva.

La rimonta giunge dal 1977 al 1979 al Napoli, quando ottiene il quinto posto in classifica, perdendo una finale di Coppa Italia a Roma contro l’Inter. È costretto ad abbandonare durante la seconda stagione, sostituito da Vinicio. Dal 1979-1980 ha allenato il Genoa in Serie B. Dal 1980 al 1982 allena il Lecce in Serie B. È stato l’allenatore che ha portato il Catania in Serie A nel 1982-1983 ed è stato in panchina fino alla 12ª giornata del 1983-1984, sostituito da Giovan Battista Fabbri.

Durante l’annata 1984-85 siede sulla panchina del Padova in Serie B. Ha allenato il Cosenza, ci il quale nel 1987-1988 ha centrato la promozione in Serie B, attesa da ventiquattro anni. Nella Serie B 1989-1990, a dicembre, torna alla guida del Cosenza, sostituendo l’esonerato Gigi Simoni, ottenendo la salvezza all’ultima giornata (0-0 sul campo della Triestina), grazie anche alla classifica avulsa.

Confermato per la Serie B 1990-1991 sulla panchina del Cosenza, su ferma a inizio novembre, sostituito da Reja. Chiude allenando il Palermo, in B, nella stagione 1991-1992. Durante la sua carriera ha ricevuto per due volte il premio Seminatore d’oro, assegnato al migliore allenatore della stagione di ogni categoria e che successivamente ha preso il nome di Panchina d’oro; il primo gli è stato consegnato per l’annata 1971-1972 con la Nocerina in Serie C e il secondo come allenatore del Catanzaro in Serie B nell’anno 1975-1976.

Il mondo del calcio vive una terribile perdita. Gianni Di Marzio, un simbolo della passione per questo sport, che resterà vivo nel cuore degli appassionati.