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Accadde oggi: 10 ottobre 1963, muore Edith Piaf

Edith Piaf fu la maggiore “chanteuse realiste” francese tra gli anni ’30 e ’60. Nacque a Parigi il 19 dicembre 1915, il suo nome di battesimo fu Edith Gassion, ma sceglierà il nome d’arte Edith “Piaf”, “passerotto” in argot parigino. Debutta nel 1935.

Nacque da madre livornese, Line Marsa, cantante, e padre Louis Gassion, saltimbanco.  Visse la propria infanzia nella miseria dei quartieri di Belleville, prima, e nel bordello di Nonna Marie in Normandia, poi.

La nascita di Edith è avvolta dalla leggenda, si crede infatti che fosse stata partorita per strada, aiutata da un flic, un poliziotto francese.

Ebbe un’audizione al “Gerny”, locale con cabaret, fu protetta da Louis Leplé, suo primo impresario morto misteriosamente successivamente.

Il debutto avvenne solamente nel 1935, iniziando però la sua scalata a partire dal 1937, quando ottenne un contratto con il Teatro dell’ABC.

Il suo secondo impresario, Raymond Asso, fece di lei una stella.

Affermatasi in Francia nel dopoguerra con “Le vagabond”, “Le chasseur de l’Hôtel”, “Les Historie du coeur”, realizzò anche una tourné negli Stati Uniti, che fu un paese poco caloroso neo suoi confronti, forse perché spiazzato dall’artista fuori dai canoni della “belle chantause” impregnata di esotismo.

Furono suoi collaboratori importanti, personaggi che lei stessa contribuirà a lanciare nel mondo della musica e dello spettacolo fino a diventare personaggi celeberrimi e irripetibili, Yves Montand, Charles Aznavour, Eddie Costantine, George Moustaki, Jacques Pills e tanti altri.

Assolse anche il ruolo di attrice in alcuni film, ai quali si susseguirono altri grandissimi successi tra i quali “Milord”, “Les amantes d’un jour” e “La vie en rose”, canzone quest’ultima simbolo della sua persona ancora oggi in grado di suscitare grandi emozioni.

Visse successivamente un periodo di sconforto a causa della morte del terzo marito, il pugile Marcel Cerdan, avvenuta a causa di un incidente, ottenne la celebrità mondiale con il proprio singolo “Non, je ne regrette rien“.

La grande artista poliedrica si spense il 10 ottobre 1963, venendo deposta presso Père Lachaise, cimitero parigino delle celebrità.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II