“Firma per il 5×1000 e sostieni i legami d’amore che nascono nel nostro Reparto di Terapia Intensiva Neonatale (TIN)” è lo slogan della nuova campagna che lancia la Fondazione Evangelica Villa Betania di Ponticelli, a sostegno della Neonatologia e TIN dell’ospedale. È stata presentata oggi 30 marzo nella sala convegni dell’ospedale con la presenza del Presidente della Fondazione Luciano Cirica, il Direttore Generale dell’Ospedale Pasquale Accardo e Katia Drocco, dello Studio Romboli e Associati di Cesena.
Lo scopo di questa iniziativa, garantisce un’assistenza ai servizi e alle attività che vanno ben oltre all’assistenza di base. “Rispetto alla percentuale internazionale di sopravvivenza, che si attesta all’85.3%, il nostro Reparto conta il 96.1% di sopravvivenza neonatale” – afferma il Presidente Luciano Cirica – “risultati raggiunti anche grazie al sostegno di tante persone, comuni cittadini, che credono nel nostro lavoro e all’impegno di tanti operatori anche oltre il normale orario di lavoro”.
A queste attività si aggiungono l’Ambulatorio infermieristico per le cure di puericultura ed il Corso di massaggio infantile, molto importante per l’educazione dei genitori al trattamento dei piccoli. L’ambulatorio è indirizzato a tutti i prematuri e ai bambini nati a termine ma che per gravi disagi sociali, ambientali e familiari, necessitano di questo percorso. Negli anni è stato creato anche uno Spazio di supporto e dialogo per i genitori e le famiglie dei prematuri. E dallo scorso anno è stata avviata la sperimentazione del Family Day, che apre le porte della TIN a tutti i familiari, non solo i genitori, consentendo di visitare i piccoli.
“Questi progetti, realizzati anche grazie al 5×1000, sono segno della fiducia accordataci innanzitutto da chi ne usufruisce, ma anche la dimostrazione di stima di tutti coloro che ci conoscono e ci supportano” – continua Cirica – “Alle iniziative e alla professionalità si affianca infine il supporto di tecnologie estremamente moderne e avanzate, che ci permettono di effettuare anche le terapie più sofisticate (ipotermia neonatale per il trattamento del neonato asfittico; elettroencefalogramma neonatale; ventilazioni sofisticate ad alta frequenza e con metodologie non invasive; ecografie di ultima generazione)”.