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7 settembre 1911: Apollinaire e il furto della Monna Lisa

Il 7 settembre del 1911 il poeta francese Guillaume Apollinaire fu arrestato e incarcerato,  l’accusa era quella di aver rubato la Monna Lisa di Leonardo Da Vinci dal museo del Louvre di Parigi.

Apollonaire, poeta noto per le sue posizioni estreme e radicali. Nasce a Roma e cresce in Italia. Arriva a Parigi all’età di 20 anni, è stato un poeta, scrittore, critico d’arte e  drammaturgo francese. Nel 1909 pubblicò il suo primo volume di poesie.

Guillame Apollonaire, pseudonimo di Whilhelm Albert Wlodzierz Apollinaris..., è stato precursore del Surrealismo e fervente sostenitore del Cubismo. Pubblicò infatti nel 1913 un saggio dal titolo “Pittori Cubisti”. Anno della pubblicazione di “Alcools“, una delle sue opere più apprezzate.

Apollinaire è stato il primo sospettato del furto delle Gioconda nel giorno 21 agosto 1911. Nelle indagini verrà sospettato anche Pablo Picasso, il quale viene però rilasciato dopo 5 giorni.

I due artisti si trovano coinvolti poichè traditi da un ladro di professione. Accusati il 7 settembre 1911.
I due non avevano rubato la Gioconda ma avevano comprato dei manufatti di arte iberica, sottratti da Joseph Gèry Pieret dal museo.

Quest’ultimo spaventato dalle indagini si presentò alla sede del “Paris Journal” e raccontò tutti i suoi furti, e dichiarò anche di averli venduti ad acquirenti  “anonimi“.

Le autorità risalirono subito a Picasso e Apollinaire. Al processo i due confessarono di aver comprato delle statuette. A seguito di una crisi isterica di Picasso il giudice, stufo di tutto questo, rilasciò i due artisti.

Sappiamo che la Gioconda fu ritrovata 2 anni dopo, nell’anno 1913 a Firenze. Il ladro era l’italiano Vincenzo Peruggia (decoratore italiano), il suo scopo era quello di voler restituire il dipinto all’Italia.

Quando Vincenzo Peruggia uscì di prigione trovò un gruppo di studenti toscani che gli offrirono una somma di una colletta a nome di tutti gli italiani.
La colletta ammontava a 4500 lire. La Gioconda ritornò al suo posto a Parigi.