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7 marzo 1876, Bell brevetta l’invenzione del telefono

Quasi un secolo e mezzo fa, il 7 marzo 1876, lo statunitense Alexander Graham Bell, dipendente della Western Union Telegraph Company ottenne il brevetto di un’invenzione destinata a cambiare per sempre la comunicazione umana: il telefono. La paternità di tale dispositivo, tuttavia, è sempre stata al centro di una contesa che vede coinvolti altri due inventori, il fiorentino Antonio Meucci ed il valdostano Innocenzo Manzetti.

Quest’ultimo, già negli anni Cinquanta dell’Ottocento, realizzò un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza utilizzando il principio di induzione elettromagnetica mentre il primo dispositivo di Meucci, messo a punto nel 1834, consisteva in due fili attorcigliati e stretti tra i denti. Un’innovazione di tale portata attirò l’attenzione della stampa nazionale ed internazionale, arrivando fino a Meucci che scrisse al collega esponendogli idee simili.

Trasferitosi a New York, Meucci nel 1854 costruì il prototipo del moderno telefono, battezzato da lui “telettrofono” e, quando lo ebbe perfezionato, nel 1871 depositò un brevetto temporaneo al costo di 10 dollari l’anno, non potendo permettersi di pagare il brevetto definitivo. Riuscì a pagare solo due volte e nessuna compagnia telegrafica accettò di sovvenzionarlo. Tra queste compagnie c’era anche la Western Union Telegraph Company, che dichiarò di aver smarrito i prototipi inviati da Meucci.

Il 7 marzo 1876, Alexander Graham Bell, ex dipendente dell’azienda in questione, depositò un brevetto per un dispositivo “per trasmettere la voce o altri suoni tramite ondulazioni elettriche”, diventando in tal modo l’inventore ufficiale del telefono e riuscendo a mantenere tale titolo per tutto il secolo scorso.

L’ipotesi più plausibile è che Bell sia riuscito a vedere i prototipi quando ancora lavorava per la Western Union, potendo così rubare l’idea per il suo telefono. Meucci lo denunciò ma perse la prima causa. Quando invece, nel 1887, la Corte Suprema degli Stati Uniti ribaltò il verdetto, Bell aveva ormai dato vita a quella che oggi è una delle maggiori industrie di telecomunicazioni d’America, la Bell Telephone Company (oggi AT&T, American Telephone and Telgraph).

Morto Meucci nel 1889, nessuno contestò più il brevetto di Bell, ma nel 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto ufficialmente la paternità del telefono al nostro connazionale, in considerazione delle sue scarse risorse economiche che non gli avevano permesso di pagare il brevetto, nonostante la dimostrazione del funzionamento dell’apparecchio pubblicata anche sul giornale italiano di New York.