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WhatsApp: il temuto “trillo” potrebbe tornare

WhatsApp, una delle applicazioni di messaggistica istantanea più utilizzata quotidianamente, nel mondo, ha in serbo una importante novità: il trillo; si tratta di una nuova funzionalità che caratterizzerà il social a partire dai prossimi mesi. Una funzionalità particolare, con la quale chiunque potrà “trillare” un proprio amico, conoscente, presente nella lista dei contatti, invitandolo a leggere un messaggio importante.

In realtà, il trillo, era già in funzione su MSN (Windows Live Messenger) programma ormai in disuso, che permetteva di chattare mediante l’uso del pc, richiamando l’attenzione di una persona, mediante il cosiddetto “trillo”; esso rappresentava un vero e proprio suono, oltre ad una caratteristica visiva della chat stessa, che “vibrava”, attirando appunto l’attenzione.

Per quanto concerne WhatsApp, il trillo, per il momento è stato rilasciato esclusivamente nella versione beta dell’applicazione e non per tutti gli utenti. Prima di essere disponibile nella versione ufficiale bisognerà attendere qualche mese, qualora i test effettuati dessero esito positivo.  Per ora le informazioni che circolano su questa nuova funzione dell’applicazione, sono diverse, anche se non ufficiali; sembrerebbe, che l’icona rappresentativa, verrà inserita nell’interfaccia di WhatsApp, e farà vibrare e suonare lo smartphone del proprio interlocutore. Essa funzionerà solo se l’utente è online.

Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, sembra che gli sviluppatori di WhatsApp non consentiranno di modificare il sistema e dunque se introdotto il “trillo” non potrà essere eliminato in nessun modo a differenza della spunta blu e di altre opzioni, modificabili dall’utente.

L’introduzione del “trillo”, rappresenta una delle maggiori novità di WhatsApp, dopo l’aggiornamento relativo alle note audio, che è possibile registrare  tenendo premuto il pulsante del microfono, presente sul display, e soprattutto riascoltare prima di inviare. Un’altra novità, oltre al “trillo”, sul quale gli utenti più affezionati, si dividono, parrebbe essere la possibilità di bloccare le cosiddette “catene di Sant’Antonio”. Dal prossimo aggiornamento infatti, la piattaforma dovrebbe essere in grado di riconoscere quando un messaggio viene inoltrato troppo spesso, quindi verrà analizzato e, se ritenuto spam, si provvederà alla rimozione.

Inoltre, presto la versione di WhatsApp disponibile per iPhone sarà integrata anche negli iPad, offrendo agli utenti, una alternativa valida alla classica web app. L’interfaccia di WhatsApp è stata ripensata per sfruttare appieno l’intera schermata dell’iPad e consentirà di osservare sul lato sinistro del display la lista delle proprie chat.

Per quanto concerne l’introduzione del “trillo”, non resta altro da fare che attendere qualche mese, per capire se effettivamente essa diventi realtà.  Per ora, il “trillo”, è un “caro” ricordo di chi utilizzava MSN, ma tra qualche mese, tutti gli utenti di WhatsApp, potrebbero ritrovarsi ad utilizzare il controverso strumento che permette di far vibrare il telefono del proprio interlocutore, richiamando a sé l’attenzione, e magari scatenando qualche arrabbiatura.