Lo spettacolo era giunto al termine. Il 24 novembre 1991, Freddie Mercury, pseudonimo di Farrokh Bulsara, diceva addio ai suoi fan, ai suoi amici e ai suoi famigliari, stroncato dall’HIV contratto qualche anno prima.
Il suo sconfinato talento musicale e la sua voce celestiale lo hanno consacrato idolo del rock britannico e diciottesimo miglior cantante di tutti i tempi.
Nato in India, vi resta fino al compimento dei suoi diciotto anni, dopo aver già dato prova della sue strabilianti capacità sia in campo artistico che musicale.
A causa della rivoluzione di Zanzibar, il cantante e la sua famiglia furono infatti costretti a emigrare e a stabilirsi in Inghilterra e sarà proprio in terra britannica che il successo arriderà a quel ragazzino che dopo qualche anno sarà noto come il leader dei Queen.
Dapprima l’artista ottiene un discreto successo con la band denominata Ibex ed in seguito Wreckage. Per la band, Freddie Bulsara scrisse numerosi pezzi, segno del suo prolifico e inarrestabile genio compositivo e poetico.
Dopo altri piccoli esperimenti con diverse band, negli anni settanta, Freddie e i suoi amici e colleghi May e Taylor si misero alla ricerca di un bassista per fondare quel gruppo rock che sarebbe passato alla storia col nome dei Queen.
Mike Bouse e John Deacon sono gli ultimi prescelti del sodalizio musicale che di lì a poco conquisterà il mondo intero.
Sono gli ultimi anni del settimo decennio del novecento a consacrare Freddie e i queen ad un successo planetario: in quel periodo la band regalerà al mondo dei veri e propri inni come “We are the champions” o “Somebody to love”.
Negli anni ottanta, il complesso attraversa una fase problematica per poi ritrovare la propria stabilità partecipando a due degli eventi musicali più prestigiosi di ogni epoca: Rock in Rio e il Word Live AID del 1985, concerto umanitario che coinvolse gli artisti più celebri del periodo.
Nonostante Mercury si fosse ammalato di AIDS, la sua smodata voglia di vivere la vita e la musica appieno non smise di stupire spettatori, ammiratori e rivali. Sarà proprio in quel momento che il cantante genererà capolavori come The Show must go on, brano in cui emerge tutta la sua brutale potenza creatrice e vitale.
Inoltre proseguirà nello sperimentare e mescolare generi diversi come il rock e l’opera o proverà a finanziare progetti da solista, lanciando un disco pop intitolato Mr Bad Guy.
Il 24 novembre 1991, esattamente trentasette anni fa, il mito di Freddy ci lasciava definitivamente. Sparito dalle scene, Freddie Mercury e i queen sono rimasti nel cuore di noi tutti e continuano a ritmare i momenti più belli e vitali dell’esistenza di ciascuno di noi.