Il 31 ottobre 1517 il frate agostiniano Martin Lutero affisse 95 tesi alla porta della chiesa del castello di Wittenberg: così, diede inizio alla Riforma Protestante. L’evento passato alla storia potrebbe essere, però, soltanto una leggenda.
A raccontare per la prima volta il leggendario evento è il teologo e confidente di Lutero, Filippo Melantone, in un documento del 1546 redatto, quindi, ben trent’anni dopo l’avvenimento. Ad oggi, però, è stato dimostrato che Melantone, in quel periodo, non si trovasse affatto a Wittenberg. Lo storico Erwin Iserloh, in particolare, mosse in merito valide obiezioni che aprirebbero a più di un ragionevole dubbio riguardo la narrazione.
Lutero, difatti, nei suoi prolifici scritti non sosterrà mai di aver affisso le 95 tesi. Ciò emerge chiaramente dagli appunti e dalla corrispondenza archiviata con cura dai primi protestanti.
Affissione o non affissione, comunque, il 31 ottobre 1517 Martin Lutero mostrò le 95 tesi al suo superiore ecclesiastico e ad Alberto di Brandeburgo, vescovo 23enne e spregiudicato venditore di indulgenze. La sua reazione fu di indignazione: Alberto scrisse al Papa richiedendo immediata sospensione per Martin Lutero.
31 ottobre 1517: contesto storico e vendita delle indulgenze
Le 95 tesi di Lutero riguardarono soprattutto la compravendita delle indulgenze, il ruolo del Papa e il rapporto tra Dio e i credenti. La vendita delle indulgenze era praticata dalla Chiesa di Roma per finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro.
La compravendita si fondava sostanzialmente su questo: ascendendo al cielo, Gesù e i santi, avrebbero accumulato una sovrabbondanza di grazia. Le loro azioni sulla terra sarebbero state, infatti, molto più del necessario per accedere al Paradiso. Questa ‘grazia eccedente’ poteva essere somministrata dal Papa a qualsiasi peccatore per accorciare il suo tempo in Purgatorio. Ciò, in cambio di denaro.
Martin Lutero predicò contro la pratica delle indulgenze e contro la corruzione dal 1514. Le 95 tesi, presto, si diffusero in tutta la Germania e l’Università di Wittenberg si rivelò piena di riformatori e sostenitori del frate.
Nel corso della Dieta di Worms, nel 1521, Martin Lutero, ormai scomunicato dal Papa, fu chiamato a difendersi dall’accusa di eresia. Riuscì a fuggire soltanto grazie all’intercessione del Duca Federico di Sassonia.
Nelle 95 tesi Martin Lutero predicò, inoltre, che il fedele dovesse avere un legame personale e diretto con Dio, senza mediatori. Assolvere i peccati, secondo il documento, dovrebbe essere una priorità soltanto di Dio. L’idea di esser liberati dal Purgatorio in cambio di denaro sarebbe, di conseguenza, un vero e proprio inganno della Chiesa di Roma.