Sabato 21 agosto è la giornata mondiale dedicata al ricordo e al tributo delle vittime del Terrorismo.
La giornata del 21 agosto nasce allo scopo di promuovere solidarietà a queste persone e ai loro cari.
In particolare, questa giornata internazionale è uno strumento che serve a poter prestare alle persone tutto l’aiuto possibile per superare il grande trauma e tornare pian piano ad una vita normale.
Inoltre, si evidenzia che la giornata del 21 agosto fu istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2017 con Risoluzione A/RES/72/165 allo scopo di onorare e sostenere le vittime e i sopravvissuti.
Infatti, con l’istituzione della giornata internazionale del 21 agosto al ricordo e tributo delle vittime del terrorismo l’Assemblea generale ha affermato che la protezione dei diritti umani e dello stato di diritto sono fondamentali strumenti per combattere il terrorismo.
Questa giornata non è solo in ricordo delle vittime del terrorismo ma anche in onore dei sopravvissuti e di chi perde un familiare.
In Italia e in Europa, ci sono anche altre giornate dedicate a questa tematica, ma quella del 21 agosto si distingue dalle altre in quanto pone un accento maggiore sulla questione dei diritti umani.
A tal proposito, l’illustre professoressa Laura Quadarella Sanfelice di Monteforte, docente di Politiche di contrasto al terrorismo presso l’Università degli studi Niccolò Cusano di Roma, ha spiegato che le zone, in primis, più colpite sono l’Africa e l’Asia.
Poi, discendendo abbiamo anche paesi come:
- Iraq,
- Afghanistan,
- Somalia,
- Nigeria,
- Congo
- Mozambico.
La docente universitaria ha sottolineato che questa giornata internazionale è importante perchè le testimonianze dei sopravvissuti al terrorismo possono bloccare il clima d’odio generato da esso.
Ma che cosa si intende per terrorismo?
Lo studio del rapporto Global Terrorism Index 2019, ha definito terrorismo “la minaccia o l’uso illegale della forza e della violenza da parte di un attore non statale per ottenere vantaggi a livello politico, sociale ed economico tramite l’uso della forza, intimidazione e coercizione“.