Il 2 giugno 1953 Elisabetta II viene incoronata regina di Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Ceylon e Pakistan, assumendo così anche il ruolo di capo del Commonwealth.
Ha da poco compiuto 27 anni quando per la prima volta le telecamere della Bbc riprendono e poi trasmettono in mondovisione Elisabetta II che attraversa l’abbazia di Westminster dopo “appena” 16 mesi di preparativi e tre prove generali.
La cerimonia di incoronazione di un sovrano per la prima volta viene trasmesso in diretta, è un evento religioso e politico visto che la regina è anche capo della Chiesa riformata d’Inghilterra.
Il periodo durante il quale ha luogo l’incoronazione non è esattamente dei migliori perché il Regno Unito si sta riprendendo dalla devastazione della II Guerra Mondiale.
Nonostante le dure proteste dei sindacati dei lavoratori inglesi per lo spreco di denaro, la cerimonia deve essere celebrata necessariamente in modo imponente e memorabile.
Una cerimonia solenne tutta d’apparenza
L’abito di Elisabetta è stato disegnato dal celebre sarto di corte Hartnell. Uno splendido abito di seta bianca decorata con perle vere e ricamata con simboli araldici.
La seta è rigorosamente britannica, invece il mantello l’hanno ricamato le ricamatrici della scuola reale di Kensington hanno ricamato con fili d’oro e ornato con ermellino.
La neo regina indossa per la cerimonia la pesante corona di Sant’Edoardo composta da pietre dure, perle, zaffiri, smeraldi e rubini. Per abituarsi, Elisabetta si era allenata a tenerla per giorni, nel chiuso delle stanze di Buckingham Palace.
La regina, in una rara intervista, ricorda quel giorno come un brutto momento; la corona è pesante e scomoda.
Oltre alla corona, la regina, ha avuto in mano due pesanti scettri, invece, i bracciali simbolici e sulle spalle il lungo mantello di cinque metri e mezzo.
Inoltre, la regina, usa una seconda corona, leggermente più leggera, cioè l’Imperial State Crown, che lei ha usato per la processione finale e poi, ogni anno, per la cerimonia di apertura del Parlamento.