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Provino hot, finto regista finisce in manette per violenza

Provino hot, finto regista finisce in manette per violenza sessuale. Una storia vecchia almeno quanto il cinema quella che campeggia sulle pagine del Messaggero.

Claudio Marini, un cinquantenne romano si finge stimato regista e produttore cinematografico alla ricerca di una protagonista per un suo nuovo film ed ovviamente ci prova con la giovane aspirante attrice che risponde all’inserzione per il casting.

Dopo un primo provino conoscitivo, l’uomo invita l’aspirante attrice in un suo appartamento per provare a interpretare con lui una scena “hot” del presunto copione.
Ma, secondo l’accusa, è tutta una farsa per approfittare sessualmente della vittima.

Claudio Marini, ciociaro ma residente a Roma, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale dal gup Maria Gaspari, come su richiesta del pm Erminio Amelio.
Marini si trova in misura cautelare nel carcere di Regina Coeli per contestazioni simili. La prima udienza è fissata al 7 settembre prossimo.

Provino Hot, tutto comincia il 5 dicembre 2019

Secondo quando si apprende dalle pagine romane del quotidiano. I  fatti contestati dalla Procura si sono svolti nella giornata del 5 dicembre 2019. Il falso regista vantandosi di importanti produzioni da realizzare promuove online un casting per selezionare le giovani attrici da rendere famose sul grande schermo.

La vittima è una ventenne romana, costituitasi parte civile a processo. Il primo incontro, dal tono professionale, si svolge negli uffici del “Pick Center” di Piazza Marconi, a pochi passi dall’obelisco dell’Eur.

Il secondo incontro col finto regista è quello delle tentate luci rosse

La seconda occasione è quella incriminata.  La ragazza viene accompagnata dall’imputato in un appartamento.

Inizia così il “copione” col finto regista che chiede di recitare tra le mura del locale alcune scene hot del copione.
La situazione diventa subito equivoca con il cinquantenne che si offre come attore per provare il bacio di scena, ed anche di più, facendo finalmente scattare un campanello dall’allarme per l’aspirante attrice.

«Baciami, fa parte del copione» continua il finto regista. Secondo il pm, il cinquantenne «si era sostituito ad un produttore cinematografico regista – ricostruisce il magistrato nel capo d’imputazione – e induceva la vittima a compiere atti sessuali contro la sua volontà tali da impedire una pronta reazione di difesa».

A settembre prossimo, il finto regista dovrà difendersi dall’accusa di violenza sessuale, in seguito al provino hot, davanti alla quinta sezione penale del Tribunale di Roma.