Una tragedia si è consumata nel casertano, a Valle di Maddaloni. Sabina Di Maio, insegnante di 47 anni, è salita all’altezza del secondo arco dell’ Acquedotto Carolino, riuscendo ad evitare la sorveglianza e si è lanciata nel vuoto da circa 20 metri.
Il corpo della donna è stato ritrovato privo di vita nelle vicinanze della stazione ferroviaria.
Nell’auto di sua proprietà ha lasciato un biglietto : “chiamate mia sorella”. Poche parole, scritte velocemente prima dell’estremo gesto.
Inutili i soccorsi giunti sul posto, la donna è morta nel drammatico impatto.
Sabina, originaria di Santa Maria Capua Vetere e residente a Caserta in via Amendola, insegnava presso la scuola elementare “Luigi Settembrini”, sita in via Brecciame a Maddaloni ed era molto stimata da amici e colleghi.
La direzione didattica ha reso noto che tutti i plessi dell’istituto comprensivo statale “Luigi Settembrini” dedicheranno un minuto di silenzio in memoria dell’insegnante.
Tanto è lo sgomento di amici e parenti che nelle ultime ore stanno apprendendo la terribile notizia, unito alla rabbia per non aver capito cosa stava per accadere.
Dopo il ritrovamento sono stati effettuati gli accertamenti di rito assieme all’analisi della videosorveglianza da parte dei carabinieri della compagnia di Maddaloni, sotto la guida del capitano Stefano Scollato.
Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto la giovane donna a porre fine alla sua vita in un modo così tragico.
Il magistrato di turno ha predisposto la restituzione della salma alla famiglia per i funerali, esaudendo così l’ultima volontà di Sabina Di Maio, tornare dai suoi affetti.