Questa mattina sono stati chiusi gli accessi all’area Ex Saint Gobain di Caserta, il provvedimento è stato applicato in seguito all’incidente che ha visto protagonisti due diciassettenni di Casolla di Caserta, recatisi sul posto per una folle gara di salti nel vuoto.
Sono stati chiusi i due accessi all’area siti in viale Paul Harris, la zona in questione è nota per contenere costruzioni in disuso usurate dal tempo, prive di manutenzione.
Nella giornata di domenica 23 dicembre i due ragazzi sono entrati in uno dei capannoni abbandonati e hanno scalato una ciminiera alta sessanta metri, probabilmente col proposito di scattare una foto che testimoniasse il gesto sconsiderato.
Durante la salita uno dei giovani è scivolato cadendo da dieci metri, il ragazzo ha riportato un trauma cranico e toracico e la frattura di diverse vertebre.
Tempestivo l’intervento dei soccorsi presenti in zona che hanno condotto il giovane moribondo all’ospedale di Caserta.
Non è il primo caso di giovani presenti nell’area sprovvisti dei permessi necessari, per tale motivo è stato istituito un servizio di vigilanza del quale si occupa la Tecnocampus srl di Caserta.
Il servizio di vigilanza è presente tutta la settimana, i controlli partono dalle ore 18, fatta eccezione per i fine settimana nei quali sono attivi dalla mattina.
Nonostante la presenza dei vigilanti i controlli vengono facilmente elusi, a causa del ridotto numero di persone coinvolte.
L’area ex Saint Gobain ha un passato da plesso industriale d’eccellenza, attualmente raccoglie due realtà molto diverse tra loro : quella in disuso, con costruzioni fatiscenti e non controllate, ed una seconda realtà che la vede sede degli uffici pubblici della città.
A causa degli scarsi controlli si presta a diventare sede degli scatti dei giovani e, come nel caso dei due ragazzi di Casolla, luogo di scommesse pericolose ed incidenti.