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11 gennaio 1999: la scomparsa di Fabrizio De Andrè

22 anni fa, l’11 gennaio 1999 diciamo addio a Fabrizio De Andrè, uno dei maggiori cantautori della storia.

Fabrizio Cristiano De Andrè nasce il 18 febbraio 1940 nel quartiere genovese di Pegli, originario di una famiglia di piemontesi trasferiti in Liguria.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale Fabrizio vive inizialmente da sfollato nella campagna di Revignano d’Asti, dove il padre dopo i bombardamenti del 1941 acquista La Cascina dell’Orto. In questo luogo instaura un’amicizia con Nina Manfieri, un legame narrato nella canzone Ho visto Nina volare.

Nel dopoguerra torna a Genova, scossa dalla contrapposizione fra cattolici e comunisti. Il suo comportamento così “eccentrico” non gli permette una pacifica convivenza con le persone, in particolare dei professori. Un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell’istituto di Arecco, segnerà la sua vita.

Negli anni del dopoguerra conosce Paolo Villaggio, futuro attore comico e scrittore umorista, il quale gli da l’appellativo di Faber, con riferimento alla sua preferenza per i pastelli e le matite di Faber-Castell. Fabrizio dopo aver lasciato la casa paterna  a 18 anni si iscrisse sotto l’influenza di Villaggio alla facoltà di Giurisprudenza. Abbandonando poi l’università a 6 esami dalla laurea per dedicarsi alla musica.

Appassionato del jazz degli anni Cinquanta, in particolare Georges Brassens ,cantautore, poeta e attore francese.

La sua carriera iniziò nel 1961 sotto l’etichetta Karim (etichetta che vede tra i soci anche il padre, Giuseppe). Pubblica il suo primo 45 giri (una tipologia di disco in vinile utilizzato sia per la distribuzione di singoli, contenenti due brani uno per lato, o 3 brani). Il suo disco contiene due brani “Nuvole barocche” e “E fu la notte“.
Dando il via alla sua magnifica carriera musicale.

Un’artista eccentrico, mai banale, le sue storie trattano temi di: emarginati, prostitute, spiriti ribelli, il cosiddetto “cantautore degli emarginati o degli sconfitti”. Un vero e proprio musicista e poeta.
In tutta la sua carriera musicale ha inciso 14 album in studio e altri singoli che hanno riscosso molto successo.

Un cancro ai polmoni ha spento tra la notte del 10 e l’11 gennaio 1999 Fabrizio De Andrè. Dopo un concerto a Roccella Ionica nel 1998 Faber cominciò ad accusare dolori e scoprì di avere un carcinoma polmonare. Morì nel 1999 presso l’Istituto dei tumori a Milano.

Al suo funerale, nella Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova,  partecipò una folla silenziosa di oltre diecimila persone. Il suo corpo venne cremato e le sue ceneri disperse nel Mar Ligure.

Lo ricordiamo per essere stato un grande cantautore, nella sua carriera ha venduto 65 milioni di dischi, guadagnando un posto nella classifica degli artisti italiani di maggior successo.

Le sue opere non smettono di sorprenderci ancora oggi. Tra le sue canzoni più famose ricordiamo: Bocca di rosa; la guerra di Piero; la ballata di Michè e molte altre ancora…

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione -Smisurata preghiera