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Il 1° gennaio del 1977 l’Italia disse addio a Carosello

Il 1° gennaio del 1977 Carosello chiudeva i battenti; uno dei programmi Rai più amati e seguiti, si concludeva, dopo venti anni di successi.

L’inventore, Luciano Emmer, pensò ad un formato nuovo ed innovativo, che sapesse unire la pubblicità all’intrattenimento.  

La prima parte, dedicata agli sketch, chiamata  pezzo, durava circa un minuto e mezzo; la seconda invece, quella puramente pubblicitaria, e durava più o meno trenta secondi; le due parti erano separate tra loro

L’ultima puntata di Carosello mise fine ad una vera e propria era. Sono tanti coloro che simpaticamente ricordano la frase: “Dopo Carosello a letto” pronunciata dai genitori italiani.

La chiusura di Carosello per lasciare spazio agli spot pubblicitari, segnò l’esistenza dei tantissimi ragazzi che appassionatamente lo seguivano.

L’Italia si stava per affacciare al boom economico e con Carosello conobbe il cosiddetto “consumismo”, il poter scegliere di acquistare prodotti non di stretta e primaria necessità. 

Proprio per questo motivo nacquero nel corso del tempo numerose critiche al programma, da parte di intellettuali che si appellavano alla “vanità” delle cose mostrate, ritenute superflue.

1° gennaio 1977: il rammarico per la chiusura di Carosello

Nonostante il bianco e nero, l’audio non propriamente ottimale, l’inadeguatezza di alcuni spot, degli – intrecci narrativi – ed altri elementi, Carosello può essere considerato una innovativa idea di marketing, precursore delle tecniche pubblicitarie conosciute oggigiorno; infatti, quei dieci minuti di sketch, realizzati per pubblicizzare alcuni prodotti, emessi prima delle 21, nell’orario di maggior concentrazione degli ascolti, hanno lasciato il segno.

I personaggi impiegati negli spot, “giocavano” con il prodotto e consequenzialmente anche col pubblico attirato da jingle musicali, ironia e un linguaggio senza troppe pretese. 

Si trattava di un susseguirsi di “corti”, dalla breve durata, costruiti in modo che potessero catturare l’attenzione.

Fu proprio quella semplicità a penalizzare il celebre programma Rai: Carosello non rispondeva più alle esigenze del pubblico, diventato dinamico e fortemente attento ai particolari e soprattutto a quelle delle aziende. E soprattutto quell’approccio al prodotto era considerato noioso quindi venne sospeso, il primo gennaio del 1977. 

Per i bambini dell’epoca affezionati a Calimero, Carmencita e Caballero, sapere che Carosello spariva per sempre fu una brutta sorpresa. Coloro che seguivano quegli spot così simpatici e rapidi, infatti, ne apprezzavano la spontaneità e la semplicità, al di là della pubblicità vera e propria.

Fino alla sospensione del programma, avvenuta il 1° gennaio del 1977, complessivamente le puntate che hanno segnato la storia della tv sono state 261, in un arco temporale che va dal 1957 al 1977.

Il 1° gennaio 1977 andò in onda l’ultima puntata di Carosello: protagonista indiscussa del primo episodio, Raffaella Carrà, che diede l’addio al programma ringraziando il pubblico che per tanti anni lo aveva seguito.