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sabato, 30 Settembre 2023

1, 2, 3D make-up

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Finalmente si avvera il sogno di tutte le donne. Da un’idea di Grace Choi nasce Mink la prima stampante 3D che crea veri e propri prodotti di make-up, in base al proprio tipo di pelle e ai colori preferiti, direttamente a casa vostra.
Quante volte vi è capitato di andare in giro per negozi alla ricerca di quell’ombretto, lipgloss o fondotinta che avete visto sull’ultima rivista glamour? Cercare questo o quel prodotto e di rimanere deluse dalla tonalità o dal prezzo spesso troppo elevato? Ecco, da oggi potete dire basta alle vostre ricerche e affidarvi alla tecnologia.

Dopo l’app che crea lo smalto adesivo sfruttando le foto di Instagram, sembra che un nuovo progetto rivoluzionario stia per unire tecnologia e beauty. E’ stata infatti presentata nei giorni scorsi a Manhattan, alla conferenza sulle nuove start-up tecnologiche Disrupt, la prima stampante 3D ‘domestica’ che riproduce cosmetici con un semplice click. Tutto ciò che bisogna fare è scegliere le nuances e il prodotto che si vuole creare. Dopodiché tramite una foto, trovata per esempio sul web o scattata direttamente dallo smartphone, si seleziona il codice esadecimale del colore desiderato e premendo il tasto print, fuoriesce il prodotto dei vostri sogni pronto per essere usato.

Grace Choi presenta Mink
Grace Choi presenta Mink

Grace Choi, ex studentessa della Harvard Business School, al meeting ha dichiarato: “I trucchi in commercio sono grossomodo tutti fatti alla stessa, semplicissima, maniera ma hanno spesso prezzi esagerati. L’invenzione rivoluzionerà il mondo della cosmesi perché si faranno a casa propria, spendendo una minima frazione di ciò che si spende oggi. Inoltre le nuances decise dalle multinazionali della cosmetica sono poche e spesso non corrispondono ai singoli desideri. La stampante piacerà inizialmente alle ragazzine dai 13 anni fino ai 21, che non hanno ancora abitudini radicate nei confronti di marche e profumerie” ha precisato Choi.

Le reazioni degli esperti presenti alla convention e anche quelle di alcune beauty blogger già coinvolte dalla stessa Choi, sono state entusiasmanti. Il macchinario è stato giudicato rivoluzionario perché porterà molteplici vantaggi: dall’abbattimento dei costi, alla grande varietà di colori nei prodotti che si possono realizzare. Inoltre alimenterà eventi socializzanti fra le teenagers, che potranno produrre i loro cosmetici e perfino crearli per tutto il loro gruppo social di riferimento. Una volta testate sul campo, le stampanti per il trucco cambieranno l’intero sistema di produzione e le aziende cosmetiche dovranno cambiare le loro politiche di vendita.

Alla conferenza di New York è stato così presentato il primo prototipo, battezzato Gracemink, che per adesso sforna ombretti perfetti ma la proprietaria è sicura che, migliorando il meccanismo per mescolare le polveri colorate con creme e oli, potrà creare anche rossetti, gloss e fondotinta . Il passo successivo è quello di trovare sponsor nel settore delle società che producono stampanti ma Choi conta di vendere la prima stampante per ombretti entro fine anno, a meno di 200 $.

Questo certo è un gran passo in avanti nella tecnologia e nel commercio, resta solo da vedere quali saranno i risultati che si otterranno tra le donne e le nuove generazioni di giovani appassionate del make-up che attendono con ansia l’arrivo di Mink per sfidarsi a colpi di pennelli e rossetto.

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