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Napoli defraudato dal Var finisce 2-2 con l’Atalanta.

Una brutta pagina di calcio è stata scritta in occasione del match Napoli – Atalanta allo stadio San Paolo a eseguito di una decisione di Giacomelli, designato per l’importante partita, che se vinta dai partenopei avrebbe consentito agli stessi di raggiungere in classifica la squadra della dea.

l’arbitro di gara in uno all’assistente al Var Banti, hanno deciso le sorti della gara, stendendo un velo pietoso su un’azione che avrebbe perlomeno meritato di essere rivisitata per potere essere elevata a dignità di prova. Si è così passati dal possibile calcio di rigore, che avrebbe potuto regalare il 3 a 1 agli azzurri, ad una ripartenza dei giocatori atalantini che ha portato gli stessi a realizzare immediatamente dopo, il gol del pareggio.

Sgomento sugli spalti e tanto nervosismo in campo, questo è stato il risultato delle decisioni arbitrali che hanno a quel punto ritenuto di doversi ergersi a veri protagonisti della gara. Infelice purtroppo l’esito delle in-decisioni e soprattutto le conseguenze disastrose che sono scaturite. Oltre Infatti al gol del pareggio, in una partita che onestamente il Napoli avrebbe sicuramente dovuto è potuto vincere, la beffa dell’espulsione di uno dei più eleganti, cortesi e garbati allenatori che abbiano mai calcato i campi di gioco. Ci riferiamo ovviamente a Carlo Ancelotti, mortificato da un comportamento, che a dire la verità ha dimostrato un tangibile segno di debolezza da parte del direttore di gara Giacomelli, che ha perso il polso del match.

Peccato perché una bella serata di sport è stata rovinata dall’eccesso di protagonismo di quelli che invece dovrebbero imporre le regole del gioco, con autorevolezza e non con l’autorità.

Veniamo però alla partita,  il Napoli sente che questa è l’occasione giusta per potere finalmente raggiungere la squadra Bergamasca, distante 3 punti e scende in campo determinato a fare sua l’intera posta in palio. Al fischio d’inizio i partenopei  si fanno sentire subito forte nell’area bergamasca, con un colpo di testa di Kulibaly, bloccato però da Gollini. Pochissimo tempo dopo toccherà a Milik su un bell’assist calciare con il destro,  ma il portiere si salva con i piedi. Il Napoli non molla e fiuta il goal, al settimo tocca a Lozano essere fermato però per fuorigioco. I nerazzurri tentano una reaziono con Ilicic che su punizione scalda i guanti a  Meret, il portiere azzurro riesce però a deviare, ma nell’occasione altra tegola per il Napoli,  si fa male infatti Allan che allunga la sequela degli infortunati. Entra Zielinski, ma l’indirizzo della gara non cambia e al dodicesimo tocca a Callejon splendidamente lanciato da Insigne, tutto solo davanti al portiere calciare addosso allo stesso. Il gol è  nell’aria  quando al sedicesimo Lorenzo Insigne Lancia sulla destra Callejon, cross perfetto del spagnolo e colpo di testa vincente di Maksimovic che svetta in area realizzando il gol della momentaneo vantaggio.

Azione da manuale per i ragazzi di Ancelotti e partita che sembra essersi messa bene, ma chi crede che l’Atalanta si presti a fare da vittima sacrificale si sbaglia. I nerazzurri sono meritatamente al terzo posto in classifica, non si smarriscono e reagiscono immediatamente cercando di riprendere il Bandolo della matassa con il  Papu Gomez con un tiro dalla distanza. Gli azzurri non lasciano però  il pallino del gioco agli atalantini e Milik colpisce un palo su una bella azione iniziata da Fabian Ruiz,   sfortunato questa volta il centravanti napoletano, che di testa sulla respinta di Gollini coglie ill legno.  La dea bendata è capricciosa e se ne accorgono gli azzurri quando  al quarantunesimo dopo un  bel triangolo degli atalantini, Froiler conclude in porta con Meret che incredibilmente lascia passare la palla tra le gambe.  Una beffa assolutamente non meritata per il numero uno azzurro, fino ad oggi autore di parate prodigiose e soprattutto non sembra neanche meritato il pareggio dei nerazzurri,  al primo vero tentativo in porta.

Sì va comunque negli spogliatoi e nella ripresa il Napoli subisce il gioco frizzante della squadra di Gasperini. Al cinquantunesimo Pasalic tenta un colpo a giro che esce di poco. Subito dopo cross per Gosens che non inquadra la porta. Al cinquantacinquesimo tocca invece a Gollini parare in presa bassa su un tiro di Insigne.  Al cinquantottesimo Ancelotti cambia le carte in tavola dentro Mertens  fuori Lozano. Per il messicano ancora una partita anonima. Il belga ridà nuova linfa alla squadra e  Insigne con la specialità della casa calcia di poco in alto sulla traversa. Al 67′ punizione dal limite dell’area Milik si incarica di battere, ma il tiro sceggia ancora una volta una traversa è il caso di dire proprio che la dea bendata sembra essersi accanita contro il centravanti polacco. Nulla però può quando al settantunesimo su una palla deliziosa di Fabian Ruiz, Arek si trova tutto solo davanti a Gollini supera lo stesso e di destro infila lentamente in porta realizzando il gol del 2 a 1. Lo stadio San Paolo è in festa e la vittoria sembra ad un passo.  A questo punto però succede il patatrac. Giacomelli Infatti sembra essere l’unico uomo sulla Terra a non rendersi conto di un fallo ciclopico commesso da kjaer che in area si disinteressa della palla e si abbatte come una valanga su Llorente stendendolo al suolo. L’occasione è di quelle che non possono passare inosservate, nonostante questo il gioco invece continua e incredibilmente sulla ripartenza l’Atalanta segna il gol del 2 a 2.  Rabbia e frustrazione in campo per i giocatori che si sentono defraudati e offesi, l’arbitro però non cede e lo stesso Banti dal Var non affida neanche  la possibilità di rivedere l’azione. La tensione sale alle stelle e alle proteste degli azzurri l’arbitro eeagisce espellendo Ancelotti. Il gol dell’Atalanta nel contempo viene convalidato e a nulla servono gli otto minuti extra Time concessi, durante i quali non si giocherà più a calcio.

Finale di gara quindi amaro è partita indigesta per gli azzurri che per l’ennesima volta vedono ancora sfuggire dalle mani il risultato pieno, in quella che però sarà ricordata come la partita di Giacomelli, Banti e del fallimento del Var.