giovedì 18 Aprile, 2024
14.9 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Terrorismo in Italia, due giovani preparavano un attentato: fermati

Terrorismo in Italia: due giovani nati in Italia da famiglie kosovare, ben integrati nel tessuto sociale, di lavoro e di studio a Rovereto, stavano affrontando un percorso di radicalizzazione online.

L’uomo e la donna si stavano preparando a compiere atti violenti in nome del sedicente Stato Islamico. Secondo i piani criminosi, dopo aver commesso l’attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi alla stessa organizzazione terroristica.

Terrorismo in Italia: due giovani pronti a compiere atti violenti per il sedicente Stato Islamico

Dalle indagini del Ros è emerso che gli indagati si sarebbero addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica ”Stato Islamico”.

Lo scorso 15 giugno i carabinieri del Ros, con il supporto del Comando provinciale Trento, del Gruppo di intervento speciale e del Raggruppamento investigazioni scientifiche, hanno eseguito un provvedimento di fermo del pubblico ministero, emesso dalla procura della Repubblica di Trento, nei confronti dei due giovani incensurati, un uomo e una donna.

I due sono indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento ed addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale.

Il gip del Tribunale di Rovereto, in provincia di Trento, il 18 giugno ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, solo nei confronti dell’uomo. Misura che, secondo l’autorità giudiziaria, è legata alla necessità di garantire un percorso di deradicalizzazione dell’indagato, nel quale avrà un ruolo fondamentale la famiglia di origine, perfettamente integrata nel tessuto sociale italiano.

Dalle attività investigative è emerso che i due giovani, nati in Italia da famiglie di origini kosovare avrebbero intrapreso da tempo un percorso di radicalizzazione reso possibile ed efficace dalla propaganda jihadista sul web.

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.