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Sanremo tra vecchia e nuova generazione musicale

Il Festival di Sanremo 2020

FESTIVAL DI SANREMO – Mancano esattamente poche settimane all’inizio della 70° edizione del Festival di Sanremo. Il 70° festival della musica italiana giungerà in televisione dal 4 all’8 Febbraio di cui sarà condotto da Amadeus. Un festival musicale che si tiene ogni anno a Sanremo, in provincia di Imperia, più precisamente in Liguria.  Hanno preso parte concorrenti, ospiti e molti noti della musica italiana. Insomma, un appuntamento televisivo da non perdere!

Durante la trasmissione televisiva gli italiani, vedono sfidarsi in competizione cantanti di cui sono selezionati da una commissione. Certamente i brani sono tratti in lingua italiana. Con il passare degli anni la musica è cambiata, così come sono cambiate le generazioni.

Le Prime Edizioni

La prima edizione si tenne nel 1951 di cui fu vincitrice Nilla Pizzi, con Grazie dei Fiori. Il primo festival fu condotto da Nunzio Filogamo, noto per il suo saluto in radio “amici vicini e lontani”. E un tocco per magia per le successive edizioni, la musica inizia a cambiare. Infatti, si ebbe un maggiore riscontro dagli autori e editori musicali. Di conseguenza, l’edizione del 1953, segnò il primo cambiamento del regolamento: fu introdotta la prima e doppia interpretazione per ogni brano musicale. Questo comportava avere un’orchestra diversa: tipo classico e moderno. Per le prime edizioni del Festival, la canzone italiana sembrava essere poco apprezzata, di cui i testi non uscivano da fuori del solco della famiglia. Non a caso, infatti, nel 1958, si aprì una nuova fase musicale per la kermesse musicale: una connessione tra autore e autore con la canzone “nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno!

Gli anni ’60 ’70 e ’80

Gli anni ’60 e ’70 segnano per il festival di Sanremo un declino a causa della decisione della SIAE in ci vietò la partecipazione degli autori del 1961. Ma negli anni successivi iniziò”l’era del bongiorno”, derivato dal nome del conduttore Mike Buongiorno. La vittoria più rilevante fu quella della musica melodica. Questi furono gli anni in cui si vide anche la partecipazione dei cantanti stranieri affinché si potesse avere un confronto tra cantanti italiani e stranieri. Questo non fece altro che creare conseguenze diverse al festival. Infatti, nel Sanremo del 1974 si videro i 28 interpreti divisi in due gruppi. Intanto, l’eliminazione dei gruppi fu abolita l’anno successivo.

Gli anni ’90

Gli anni ’90 segnano per la musica una svolta: una nuova generazione di cantanti che conquistarono il pubblico con un’attenta musica di qualità. Testi che davano un senso alla musica di nuove generazioni. Tra i più famosi possiamo citare Vasco Rossi, Jovanotti, Mannoia etc. Insomma, gli ’90 rappresentano un cult della televisione molto importante di cui confermava la fuoriuscita delle vecchie canzoni.

Gli anni 2000

Gli anni 2000 segnano una svolta molto radicale e forse una nuova generazione appartenente ad una classe di società troppo spigliata. A partire dal 1999 ci fu un calo degli ascolti con una “musica indipendente” e un po’ commerciale. Anche nei primi anni del XXI SECOLO, il festival continuava ad avere un calo di spettatori. Insomma, ad oggi con gli 2000 e a seguire purtroppo le generazioni musicali e adolescenziali sono cambiati. Non è da evitare, anche la differenza di una canzone scritta oggi rispetto a quella del passato.

 

 

 

 

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.