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Roberto Riccio: quattro anni senza più pace

Proseguono gli atti persecutori ai danni dell’artista Roberto Riccio.
Da anni ormai nell’occhio del ciclone, seguito dal gruppo di ” Striscia la Notizia” dopo la questione ” Comix for Africa” in cui si mette in discussione l’operato dell’associazione fondata dallo stesso Riccio, organizzazione umanitaria indipendente  nata  nel 2005 e che opera attualmente in due principali Paesi dell’Africa: Tanzania e Kenya, intervenendo con progetti concreti di lotta alla povertà.
Dopo 23 puntate, e  ben tre anni di indagini approfondite dalla Procura dalla Repubblica italiana e dopo che il caso è stato archiviato in mancanza di documenti probatori a sostenere l’accusa in giudizio, non sussistendone peraltro nemmeno le condizioni di procedibilità, e la condotta non è sussumibile sotto alcun tipo di reato”, i giornalisti di Striscia la Notizia, si sono recati all’evento artistico creato da Roberto Riccio, senza alcuna autorizzazione. Riccio dichiara :”Dopo i fatti accaduti domenica 15 settembre a Puglianello (Bn), rispondo ad un comunicato stampa che mi vede coinvolto in una falsa e presunta aggressione e sequestro. questa persone si sono ripresentate, sotto falso nome ad una mia esposizione personale e privata, ben 7 individui (riconosciuti dagli organi competenti) già precedentemente denunciati, nello specifico Marcello Bevignani , istigandomi mentre ero al telefono con la polizia, continuava a pronunciare truffatore, tua figlia lo sa che sei truffatore? riprendendomi con la telecamera nascosta nel borsello nero e avendo proprio mia figlia tra le persone che assistevano a questa violenza. Io ho allungato un calcio al borsello nero (nel quale vi era una telecamera nascosta) che portava sulla spalla destra , come subito dichiarato alla polizia presente, come si evince anche dai video, mai ho colpito questa persona ai testicoli come stanno scrivendo e mai ho sequestrato alcuno, infatti dopo un minuto Morello era fuori ad urlare a tutto il pubblico con  veemenza sulla mia presunta (secondo lui) condotta truffaldina, archiviata già dalla Procura. Il personaggio in questione si è sentito male dopo un’ ora e mezza dal calcio, e conferendo con la polizia ha affermato che il calcio era stato dato da un’ altra persona e non da me. Sicuramente mi scuso per il gesto, reazione avuta da un continuo insulto e violenza personale, ma ribadisco la mia estraneità a quanto stanno affermando nei vari comunicati stampa. >>
Il caso è divenuto ancora più importante quando tutta la famiglia di Riccio è stata messa sotto i riflettori attraverso pedinamenti con telecamere giungendo, infine anche fuori scuola della figlia piccola  dell’artista.
”Più volte sono intervenuti Carabinieri e Polizia, Piu volte sono stati sotto casa, difronte i cancelli, aspettando che mia figlia e la mia famiglia ed io uscissimo, più volte hanno contattato telefonicamente sotto falso nome me e mia moglie per creare tranelli, più volte si sono presentati sotto falso nome, con telecamere nascoste, nella nostra vita privata e quotidiana.Tutto denunciato con testimoni. Hanno continuato a seguire e pedinare ogni uscita di mia moglie e mia figlia, fino ad arrivare a tagliare la strada con l’auto per bloccarla”
Queste le dichiarazioni di Roberto Riccio, che aggiunge :  ” Sono quattro anni che io e la mia famiglia non abbiamo più pace. Questo non è giornalismo, se arriva a turbare persino la vita di una bambina di undici anni. Voglio ancora credere al diritto di cronaca, alla giustizia delle informazioni e spero che l’ordine dei giornalisti possano al più presto dissociarsi da tali atti. ”