L’Aifa dispone il divieto di utilizzare una lunga serie di farmaci perché a base di ranitidina, il cui divieto è stato disposto la settimana scorsa. Tra suddetti farmaci compaiono anche alcuni lotti di Buscopan Antiacido.
Il divieto è stato disposto “a scopo precauzionale” in attesa di analisi. Trattasi dei lotti di Buscopan Antiacido 75 mg compresse effervescenti numero 181379, 181379, 181381, 181382, 181380, 181383 con scadenza 01/05/2021; 744552 con scadenza 01/02/2020; 162521, 162522 con scadenza 30/09/2019; 170939, 170938, 170936, 170935, 170937 con scadenza 01/04/2020.
Il divieto d’uso è stato disposto anche per lo Zantac in compresse effervescenti, sciroppo e fiale.
Altri farmaci ritirati dal mercato o bloccati per lo stesso motivo sono Ranitidina Almus, Ranidil, Ranidil Fiale, Ranidil compresse, Ranidil Sciroppo, Ranidil compresse effervescenti, Raniben compresse, Ulcex compresse, e fiale, Ranitidina Doc Generici, Ranitidina Eg, Ranibloc, Ranitidina Pensa, Ranitidina Alter, Ranitidina Aurobindo, Ranitidina Salf, Ranitidina Tecnigen, Ranitidina Zentiva, Ranitidina Hexal.
Il motivo principale del ritiro dei farmaci è la presenza di un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA), per quanto riguarda invece Buscopan Antiacido, Zantac e gli altri farmaci che sono stati bloccati a scopo precauzionale l’Aifa afferma che è stato “anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, in attesa che vengano analizzati. Provvedimenti analoghi sono stati assunti o sono in corso di adozione negli altri Paesi dell’Unione Europea e in diversi paesi extraeuropei. L’Aifa sta lavorando insieme all’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e alle altre agenzie europee per valutare il grado di contaminazione nei prodotti coinvolti e adottare misure correttive”.
Qualora si stesse utilizzando uno dei farmaci a base di ranitidina ritirati, la soluzione migliore sarebbe quella di rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia, i quali saranno in grado di indicare un farmaco alternativo, pur essendoci un rischio molto basso di danni alla salute del paziente.