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Pintuderi, la sposa bambina ottiene il divorzio

L’inumana pratica delle spose bambine, notevolmente diffusa presso il Medioriente come in altri territori dell’estrema Asia, ha subito oggi un duro, anche se lento, colpo.

Era soltanto una bambina di appena 6 anni quando, Pintuderi, nata a Pithawash, un piccolo villaggio del Rajasthan, stato dell’India Settentrionale che confina con il Pakistan, fu costretta a sposarsi.

In passato, la ragazza, aveva più volte chiesto aiuto ai familiari del marito, che vivevano con lei, per chiederne il divorzio, ma loro, di tutta risposta, l’avevano minacciata di gravi ritorsioni e che, se avesse provato a far ciò, sarebbe stata disprezzata da tutti.

La ragazza è, infatti, riuscita nel suo intento grazie all’aiuto dell’ONG indiana (Organizzazione Non Governativa ) Saarthi Trust, che si batte da sempre contro i matrimoni precoci ove spesso a pagarne il prezzo sono le spose bambine, e al sostegno della sua fondatrice Kriti Barthi, la quale ha accompagnato la giovane Pintuderi al tribunale di Jodhpu, lo scorso giugno, per chiedere l’istanza di divorzio che avrebbe finalmente sciolto il legame con il marito.

Nei giorni scorsi, dopo 12 lunghi anni, la giovane ragazza, oggi 18enne, è riuscita ad ottenere il divorzio tanto atteso.

Il magistrato che le ha firmato l’istanza di divorzio, Pk Jain, ha anche incriminato i familiari del marito, colpevoli anche di atti intimidatori nei confronti di Pintuderi, appellandosi alla legge che vieta i matrimoni con minori.

Pintuderi, dopo tanta attesa, ha così espresso la sua gioia: “Sono finalmente libera e ora il mio unico sogno è cominciare a studiare”.