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Pianeta Rosso: nuove scoperte grazie ad ExoMars

Lo spazio e tutto ciò che comprende è sempre stato uno dei motivi più forti che ha portato e porta ancora oggi l’uomo verso l’esplorazione dello spazio; tante sono state le scoperte, tante sono le cose ancora da scoprire. Tra queste c’è Marte o pianeta rosso, che nonostante le varie scoperte, è celato ancora da un alone di mistero.

Dopo i tanti risultati avuti proprio dall’esplorazione del pianeta rosso, come la scoperta dei 24 laghi da parte dei satelliti Mars Express dell’Esa e del Mro della Nasa, a rilevare nuovi dati è il satellite Tgo (Trace Gas Orbiter) della missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della russa Roscosmos, insieme ad un importante contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Secondo i dati rilevati da Tgo, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science dal gruppo del Cnrs (Centro nazionale della ricerca francese) coordinato da Franck Montmessin, il pianeta rosso perderebbe il suo vapore acqueo con una velocità maggiore durante le stagioni calde e tempestose. La perdita di tale vapore si concentrerebbe nella zona più alta dell’atmosfera marziana, ad una quota di circa 80 chilometri, andando così ad accumularsi in diverse sacche, in quantità variabile, da dieci a cento volte maggiori rispetto a quanto previsto dagli scienziati.

A dare un considerevole contributo, in questa particolare e suggestiva zona dell’atmosfera, è il Sole; esso, contribuisce scindendo le molecole di acqua in atomi di ossigeno e idrogeno, portandoli ad eludere la flebile gravita marziana e  di conseguenza a disperdersi nello spazio circostante. 

Secondo i ricercatori, questo fenomeno, ha portato alla regolarizzazione del tasso di acqua liquida persa da Marte, che in passato sarebbe stata invece, abbondante. A causa di ciò, durante le fasi più calde delle stagioni, l’atmosfera di Marte diverrebbe satura di vapore acqueo, permettendogli di raggiungere quote man mano sempre più elevate.