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Peperoncino: i suoi molteplici benefici.

Ogni giorno siamo tempestati di consigli per la nostra salute, prodotti che ci servono a migliorare questo o quello del nostro fisico o del nostro organismo.
A volte è solo propaganda per vendere più possibile un certo prodotto, altre invece provengono davvero da lunghi studi approfonditi di scienziati e tecnici professionisti. Un prodotto molto studiato e che sbalordisce per le sue numerose proprietà, è sicuramente il peperoncino, conosciuto, coltivato e anche amato in tutto il mondo.

Sembrerebbe una pianta comune e banale, ma non è proprio così e vediamo
il perché.

Pur provenendo dalla stessa famiglia del peperone, il peperoncino si differenzia per il fatto di contenere la capsaicina, un composto chimico che causa la sua piccantezza, aumenta il flusso sanguigno e nello stesso tempo tiene più pulite le arterie.

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Il peperoncino è un rimedio naturale che contrasta l’insorgere di batteri, abbassa il
colesterolo e attiva il metabolismo. Migliora la circolazione sanguigna, favorisce la motilità intestinale, è un potente antiossidante, previene le infezioni, stimola la vitalità dei tessuti, è antistaminico e sotto forma di crema per la cute, allevia i dolori di natura ossea, muscolare e artritica.

Ma la capsaicina non solo stimola i recettori, che ci fanno avvertire il sapore piccante, ma agisce anche su quelli situati a livello del tessuto adiposo. Questo tessuto ha la funzione di rilasciare il grasso sotto forma di calore. Infatti con l’assunzione di peperoncino, avvertiamo una sensazione di calore. Attivando questi recettori la capsaicina rilascia cellule adipose sotto forma di energia e temperatura, anziché immagazzinarle come scorte.

La capsaicina è in grado anche di diminuire l’ormone pancreatico responsabile della sensazione di fame. In questo modo, il segnale di appetito risulta più debole e quindi siamo portati a ingerire meno cibo.
Questo sorprendente frutto  è molto generoso, contiene anche vitamine C, E, K, B, A e sali minerali tra cui calcio, rame, potassio, carotenoidi, bioflavonoidi e lecitina. Ma in particolare è ricchissimo di vitamina C, 100 grammi di peporoncino piccante ne contengono ben 229 milligrammi contro i 50 milligrammi dell’arancia.

Alcuni studi scientifici hanno confermato che mangiare 4 volte a settimana il peperoncino riduce il rischio di ictus del 60%, riduce il rischio di infarto del 40%, e a causa di questi due fenomeni riduce del 23% il rischio di morte. La conferma ci viene dall’Università dell’Insubria di Varese e dal Cardiocentro Mediterraneo di Napoli.

Il tipico sapore piccante rende il peperoncino una spezia ideale anche in cucina per condire e insaporire le nostre ricette.

 

Marcella Madaro
Marcella Madarohttp://marcellamadaro.wordpress.com
47 anni, nata a Taranto, vive in Toscana nella provincia di Siena. Promoter . Amo leggere e cucinare.