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Operai Whirlpool Napoli protestano a Capodichino

Martedì 15 ottobre 2019 gli operai della sede Whirlpool, situata a Napoli in via Argine, hanno saputo l’esito negativo dell’incontro avvenuto fra la multinazionale e il governo.

I lavoratori da settimane hanno organizzato diversi cortei per manifestare contro la chiusura dello stabilimento della Whirlpool.

Significativi sono stati tre cortei:

  • Il corteo svolto il 23 settembre 2019, dove gli operai erano in cerca di risposte in merito alla loro situazione lavorativa e chiedevano a gran voce che venisse rispettato l’accordo stipulato nell’ottobre 2018
  • Il corteo svolto il 1 ottobre 2019 al termine dell’assemblea con i sindacati: Cgil, Uil e Cisl. In questa occasione gli operai bloccarono le strade adiacenti alla fabbrica e poi ritornarono a lavoro.
  • Il corteo svolto il 15 ottobre 2019 dopo aver saputo dell’esito negativo dell’incontro fra governo e multinazionale. Durante tale corteo, i lavoratori si sono recati alla rampa d’accesso dell’autostrada Napoli-Salerno, che poi hanno bloccato per manifestare per i loro diritti. Anche nel corteo del 15 ottobre, dopo la manifestazione gli operai si sono recati nuovamente in fabbrica a lavorare.

Dopo l’esito negativo emerso dall’incontro fra governo e la multinazionale Whirlpool, sulla vicenda si era espresso anche Sgambati, segretario generale Uil Campania evidenziando irresponsabile il comportamento della Whirlpool nei confronti dei lavoratori dello stabilimento di via Argine.

Stamane, martedì 22 ottobre 2019, si è svolta una nuova protesta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli, a Capodichino per protestare contro lo stop delle attività produttive a partire dal 1 novembre 2019 nello stabilimento di via Argine.

La protesta ha avuto durata pari a un’ora circa.

In questa protesta, gli operai hanno ricevuto molta solidarietà nei loro confronti da parte dei numerosi viaggiatori presenti sul posto.

La protesta è stata pacifica, gli operai hanno solo distribuito volantini, senza creare problemi di ordine pubblico.

I lavoratori indossavano la solita maglietta bianca con la scritta “Napoli non molla”.