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Napoli, alcuni libri da leggere assolutamente

Napoli, da sempre è musa ispiratrice di cantori, letterati e poeti. Città emblematica, ma al tempo stesso ricca di tradizioni, cultura, e storia. Chiunque voglia visitare Napoli, ma anche chi ama la città, non può fare a meno di leggere alcuni libri, che ne descrivono le caratteristiche più belle, le peculiarità, la cultura, l’identità di un popolo. Esistono addirittura diverse classifiche, che menzionano i libri più belli da leggere, i quali hanno come protagonista, la città di Napoli. 

Sicuramente al primo posto di una classifica dei libri da leggere, non si può non menzionare, uno dei capolavori di Luciano De Crescenzo, “Così parlò Bellavista”; un libro meraviglioso, nel quale, il grande scrittore e regista napoletano, ha raccontato Napoli con filosofia e inconfondibile ironia. 

Personaggi e metafore diventano, grazie ad una narrazione perfettamente mirata, culto, in un romanzo divertente e ricco di spunti riflessivi, un omaggio puro e illuminato alla rinomata filosofia napoletana; non a caso, il libro di Luciano De Crescenzo, è considerato un “piccolo classico” della letteratura partenopea che è anche una straordinaria rappresentazione della natura umana.

Natura umana che a Napoli ben si presta a diverse sfumature  tutte diverse tra loro, in una convergenza culturale e sociale che spesso lascia a bocca aperta. Napoli è storia, e lo è anche un altro libro che ne racconta le sembianze. Il libro in questione, tra i più belli e tra quelli da leggere per conoscere meglio la città, si intitola, “Il ventre di Napoli”. Il libro, tra i più letti e apprezzati, è della giornalista e scrittrice Matilde Serao, una delle figura più interessanti e affascinanti della letteratura e del giornalismo italiano, conosciuta per essere la prima donna ad aver fondato e diretto un quotidiano.

“Il ventre di Napoli”, permetterà non solo di creare un rapporto quasi viscerale con la città, ma al contempo, grazie alla lettura, sarà possibile parlare con cognizione di Napoli. La Serao racconta la città di fine ottocento, lontana dai vari stereotipi che spesso la riguardano, fatta di povertà ma anche di ricchezza. Con la lettura del libro, capitolo dopo capitolo, sarà possibile addentrarsi nel ventre della città e conoscere ciò che sfugge ad uno sguardo superficiale. 

Sicuramente Napoli necessita di uno sguardo intenso e attento, per captarne le meraviglie. infatti, a tal proposito, l’esaltazione più riuscita e sincera che uomo abbia mai regalato a una città, è quella redatta da Goethe, nel suo “Gran tour”; l’opera celebra le meraviglie paesaggistiche di Napoli e la spensieratezza gioiosa e “frizzante” dei suoi abitanti in un’epoca d’oro, in cui la capitale era all’apice del suo splendore. Un vero e proprio insegnamento, un viaggio all’interno della città, che si compone di tasselli e peculiarità proprie di una società di cui ancora oggi si ripercorre la storia.

Un libro che risveglia i cinque sensi, con una forte impronta filosofica e letteraria, da leggere tutto d’un fiato. Una narrazione che sorprende e coinvolge, in un insieme di bellezze ambientali e paesaggistiche, ma anche storiche, culturali, artistiche, proprie di una città che non smette mai di ammaliare e gridare la propria meraviglia.

Naturalmente, quelli citati sono solo alcuni dei libri nei quali si celebrano le caratteristiche di Napoli; esistono altri autori e scrittori, ma anche poeti, che nel corso del tempo, hanno descritto le bellezze della città, narrandone l’identità. Napoli era ed è ancora oggi, una piazza libraria e culturale di primissimo ordine, in un ambiente che non smette mai di sorprendere, proprio come accade con la lettura di un libro.