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Mit, nuovo fluido magnetoreologico blocca emorragie

Sviluppato da un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology il nuovo fluido salvavita magnetoreologico, in grado di prolungare il tempo di sopravvivenza dei pazienti con gravi emorragie provocate da traumi o lesioni.

Il suddetto nasce con una peculiarità, ossia quella di diventare viscoso quando esposto a un campo magnetico, riuscendo così a bloccare, almeno temporaneamente, la perdita di sangue.

Il nuovo materiale è stato presentato dai suoi sviluppatori in occasione del 72esimo Meeting della American Physical Society, a Seattle.

Il liquido, in fase sperimentale preclinica, se iniettato direttamente nel luogo dell’incidente dal personale di emergenza, cui compete il primo soccorso, sarebbe in grado di ridurre significativamente l’emorragia prima che il paziente possa essere trasportato in ospedale.

Una volta iniettato nella zona interessata, il fluido deve essere sottoposto a un campo magnetico, così da solidificarsi velocemente, andando a creare una sorta di tappo che ferma temporaneamente la perdita di sangue. Così facendo vengono stabilizzate temporaneamente le condizioni del paziente, almeno fino al suo arrivo in ospedale.

“Se il paziente è ancora in uno stato in cui può essere rianimato, questo fluido può aiutare a rallentare l’emorragia per sostenere la vita fino a quando non può essere trasportato in una struttura di cura del trauma”, afferma Yonatan Tekleab, uno dei principali autori dello studio.

“Studi hanno dimostrato che ridurre la perdita di sangue ha un impatto significativo sulla probabilità di sopravvivenza di questi pazienti. La nostra speranza è di estendere di almeno mezz’ora la sopravvivenza dei pazienti reduci da trauma (ad esempio da arma da fuoco o incidenti) bloccando temporaneamente l’emorragia, cosicché i pazienti siano in condizioni stabili al loro arrivo in ospedale”, continua l’esperto.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II