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Meloni spaventa Salvini: “Grande risultato per FDI”

Da capitano e capitana: come potrebbe cambiare la destra

Andiamoci piano. Pianissimo. Indossiamo guanti di velluto per l’occasione. Lo ha fatto anche Giorgia Meloni, ieri sera a Di Martedì di Giovanni Floris. Niente trionfalismi per Fratelli d’Italia che aumenta di 80mila voti rispetto alle ultime elezioni in Emilia Romagna. Dal 2% circa ad oltre l’8% in 5 anni.

Spartirsi l’eredità di Berlusconi è servito. Ora lo sappiamo: Giorgia Meloni potrebbe essere la vera leader del centrodestra. La nuova stella che brillerà nel cielo dopo quella di Berlusconi e Salvini? Forse, ma la Meloni intanto ci tiene a sottolineare qualche punto.

“Il capitano della squadra è Salvini. Da noi decide il popolo, la scelta del leader da noi non è un’operazione di palazzo”. Spiega Giorgia Meloni parlando della crescita del suo partito. “A me piace giocare di squadra. Una squadra è composta da tanti giocatori ed io sono leale alla parola data. Oggi Salvini è il leader del centrodestra perché ha il 30% dalla sua parte. Fratelli d’Italia ha fatto un risultato straordinario ma niente intacca la leader di Salvini”.

A giudicare dalle parole molto caute espresse qualcosa bolle in pentola. “Una cosa che non mi vedrete mai fare è il gioco dei miei avversari”, dice ed è vero. Nessuna bordata, ma Salvini non dorme più tanto tranquillo.

La spallata mancata mette in crisi Salvini: intanto il Governo incassa un altro sì 

Mentre Giorgia Meloni studia da leader del centrodestra il Governo prolifera. Salvini è messo in crisi da questo scenario perché potrebbe veder disperdere i propri consensi in favore dell’alleata. Troppi errori, anche in barba agli alleati: dal Papete con la crisi estiva all’ “all-in” delle elzioni regionali.

“E’ importante agire come squadra – ha ribadito la Meloni – La nostra crescita è dovuta alla nostra coerenza. Per la Puglia ho scelto io il candidato e non si passerà oltre”.

Intanto il Governo incassa un altro si al Senato sulla giustizia. L’aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza sulla relazione del ministro Alfonso Bonafede con 146 voti a favore e nessun astenuto.

“Nel bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 sono stati previsti per il Ministero della Giustizia stanziamenti per oltre otto miliardi e mezzo di euro (8.582.153.608,00 di euro) e per questo 2020 l’ultima Legge di bilancio ne ha previsti quasi nove miliardi (euro 8.901.562.458,00)”. Ha detto Bonafede all’Ansa. “La maggioranza è solida”.