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L’arte ricostruisce il volto di Nerone

L’arte ha sempre cercato di varcare le soglie del tempo. Già nell’antichità le personalità di grande spessore, come imperatori, sovrani e papi hanno cercato di lasciare una traccia visibile del loro passaggio.

Un tale processo è quello che è toccato ad una delle figure storiche più controverse, soprattutto dinanzi alle testimonianze illustri come quelle di Cornelio Tacito e Svetonio Tranquillo, Nerone.

Nerone è stato imperatore della dinastia giulio-claudia, l’ultimo in ordine di successione, negli anni che vanno dal 54 al 68 d.C. Moltissime sono le vicende negative intorno alla sua persona, come l’istrionismo e i rapporti incestuosi con la madre Agrippina minore, fino all’aver spinto al suicidio il filosofo Lucio Anneo Seneca.

Lo scultore spagnolo Césares de Roma ha deciso di ricreare seguendo i dettami della celeberrima opera di Svetonio, De Vitae Caesarum, il volto e le fattezze dell’imperatore Nerone, con canoni reali.

Il volto di Nerone è stato delineato con occhi azzurri e incavati, il leggero strabismo dello sguardo e il collo grosso, insieme ad una folta capigliatura rossastra come la nota barba.

Oltre ad adottare misure maggiormente fedeli a quelle dell’imperatore, ha adottato materiali lontani dal noto marmo carrarese che generò divine opere come il Mosè di Michelangelo, ma adottando silicone, acrilico e capelli naturali ha fatto rivivere la figura controversa della storia romana.

Lo scultore spagnolo non è certamente nuovo a tali imprese.

In passato con la medesima tecnica ha riportato in vita sotto forma artistica il volto di Giulio Cesare e quello del princeps Ottaviano Augusto.

Lo stesso artista infatti, non ha mancato di aggiungere che prossimamente tenterà una nuova impresa avente come protagonista un altro imperatore della storia di Roma.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."