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La legittima difesa è legge, la Lega in festa

Il ddl avente tema “la legittima difesa” è da poche ore diventata legge: festeggiano in Parlamento Matteo Salvini e gli altri membri appartenenti al Carroccio.

L’approvazione del Senato circa il medesimo testo legislativo avallato precedentemente dalla Camera ha fatto sì da concretizzare tutti gli sforzi profusi dai membri della Lega che si sono battuti fortemente ed a lungo per ottenere questo risultato politicamente molto rilevante.

Al Senato il ddl è passato con 201 voti favorevoli, 38 a sfavore del provvedimento e solamente 6 astenuti.

Il testo legiferante si distingue in 9 articoli in cui vengono citati i casi in cui la difesa risulti essere legittima, seppur fuorviante sia lo slogan leghista “la difesa è sempre legittima”. Anzitutto si è provveduto a fare chiarezza circa le situazioni in cui è possibile difendere i propri beni e l’incolumità di sé stessi e dei propri cari.

Il testo cita così nel primo articolo: “se si usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo a difendere la propria o l’altrui incolumità”. In secondo luogo si attesta che “l’individuo in stato di grave turbamento conseguente alla situazione di pericolo in atto non può essere punito”.

Inoltre nella legge sulla legittima difesa si fa luce sulla possibilità che chi ha commesso il reato possa vedere la propria pena sospesa con la condizionale una volta che sarà risarcito il danno provocato.

Il ddl da poco approvato dal Senato enuncia inoltre le pene comminate a chi si intrufola in abitazione altrui senza il consenso del proprietario: si alza a 4 anni la massima pena a carattere detentivo per la “violazione di domicilio” mentre a 6 anni quella per “furto in abitazione”.

Altro aspetto da tenere in conto è che “il proprietario che, con le intenzioni citate nel T.U. (Testo Unico) di legge, organizza una difesa che offende il ladro non è chiamato in sede civile a rispondere dell’atto commesso e pertanto non è tenuto a risarcire il suddetto in sede civile”.

Matteo Salvini, non appena appresa la notizia dell’approvazione della legge in Senato, si è inginocchiato nell’aula del Parlamento per poi subito dopo congratularsi con i suoi colleghi e mostrando una maglietta con la scritta recante lo slogan del ddl, oramai legge.

“La legge sulla difesa personale è un modo per tutelare le famiglie e gli italiani per bene”, recita a caldo il Ministro degli Interni. “Ribadisco, la difesa è sempre legittima ma ciò non trasformerà l’Italia in un Far West e gli italiani in degli assassini”.

Pareri contrastanti sono, invece, subito giunti dalla classe dei magistrati italiana che si sono espressi sfavorevolmente rispetto a questa legge in quanto verrebbe a decadere l’autorità della Magistratura, la quale sarebbe impossibilitata ad intervenire in merito ai casi riguardanti il testo.