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Houdini, uomo delle fughe e nemico dei medium

Il 21 gennaio del 1903:

il mago escapologista Houdini evase dalla stazione di polizia Halvemaansteeg di Amsterdam dove si era fatto rinchiudere nudo e incatenato.
Il pubblico lo vide sparire in soli cinque minuti dalla sua cella.
Famoso per l’arte della fuga, l’illusionista Harry Houdini iniziò a guadagnarsi la fama sperimentando le prime evasioni.
Agli esordi del XX secolo si esibiva già in tutti gli Stati Uniti, in numeri in cui doveva liberarsi da manette, catene, corde e camicie di forza, in situazioni estreme e pericolose.
La cella della tortura cinese dell’acqua, ad esempio, prevedeva la sospensione a testa in giù di Houdini in una vasca di vetro, riempita d’acqua, e chiusa a chiave.
Negli anni venti la sua magia venne un po’ diluita con l’uscita di alcuni libri che svelavano i suoi trucchi.
Utilizzava lucchetti e manette che potevano essere aperti semplicemente applicando una certa pressione in un determinato modo.
Nascondeva al meglio chiavi e bastoncini con cui aprire le serrature e, per i numeri che implicavano la liberazione da una camicia di forza, era in grado di disarticolare le spalle.
Si dedicò in un periodo successivo della sua carriera, grazie alle sue conoscenze in materia, a smascherare chiunque dicesse di avere capacità soprannaturali.
Entrò a far parte del comitato Scientific American che forniva un premio a chi quelle reali capacità fossero state riconosciute.
Da che ebbe questo ruolo Houdini si procurò l’inimicizia dell’autore di Sherlock Holmes, dietro la cui immagine, apparentemente razionalista e obiettore del soprannaturale, si celava un ardente seguace dello spiritismo.
Il suo nome oggi riecheggia al di là dei semplici giochi di prestigio, egli ebbe infatti una vita ma tante strade da percorrere, nonostante la morte lo avesse preso relativamente presto, a 52 anni.
Fu infatti anche attore e cineasta, aviatore e pubblicista.
Capì tra i primi l’importanza dell’autoproduzione, di cui si rese maestro, e fu uno straordinario autodidatta.
Morì nell’Halloween del  1926 per peritonite, in seguito della rottura dell’appendice.
Ai giorni nostri è usanza cercare di invocarlo nel giorno della sua morte.
Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.