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Estetica e benessere, in forma per l’estate

Dedito da anni alla Rinoplastica Morfodinamica, non solo per quanto riguarda la chirurgia estetica , ma anche per quanto riguarda quella funzionale, sfruttando le tecniche più all’avanguardia e meno invasive, il dottor Marco Giannini, chirurgo estetico, ha rilasciate gentilmente un’intervista al XXI Secolo riguardo il proprio lavoro, dispensando anche qualche consiglio utile per l’estate.

Prima di scoprire insieme tutte le curiosità, scopriamo di cosa di occupa in particolare il dottor Giannini.

La sua carriera inizia con interventi di Rinoplastica, intervento che oggi risulta essere uno dei più richiesti. Egli si specializza in chirurgia Maxillofacciale, molti sono gli interventi di Blefaroplastica, Otoplastica e Rinoplastica attuati dal dottore insieme alla sua equipe, effettuando la maggior parte degli interventi di chirurgia e medicina nel campo estetico, ricostruttivo e funzionale del corpo. Il dottor Giannini si occupa altresì della correzione chirurgica delle cicatrici.

L’intervista

Di seguito l’intervista gentilmente rilasciataci dal dottor Giannini.

Chi è il Dottor Marco Giannini e da dove nasce la sua vocazione per la chirurgia estetica?

«Il dottor Marco Giannini è un chirurgo maxillofacciale, la mia partenza è stata quella. Mi sono occupato di traumatologia del viso, essenzialmente in ambito ospedaliero, per diversi anni, mi sono occupato anche di chirurgia ricostruttiva dei mascellari e, come specialista in otorinolaringoiatria, occupandomi di chirurgia funzionale del naso, mi sono ritrovato anche ad operare questa struttura da un punto di vista estetico, eseguendo quindi delle rinoplastiche. Questo è stato il mio appiglio alla chirurgia estetica.

La partenza è stata fondamentalmente da lì. Poi sono arrivati i master in chirurgia estetica, in medicina estetica, è arrivato un perfezionamento in medicina e chirurgia estetica del viso.

Attualmente collaboro con diverse equipe in tutta Italia.

Svolgo anche tanti lavori in chirurgia estetica, ma prevalentemente del viso.»

Quale tipo di intervento estetico viene maggiormente richiesto oggi?

«Per quanto riguarda il viso, l’intervento più richiesto è tutt’oggi la rinoplastica, che può essere sia puramente estetica che estetico-funzionale, o funzionale-estetico, nel senso che alcuni pazienti, che hanno problemi respiratori, colgono l’occasione per correggere asimmetrie del naso, che magari non gli sono mai piaciute, ma riguardo alle quali non hanno mai avuto la voglia di intervenire. Subentrando, o magari aggravandosi, il problema respiratorio, e dovendosi comunque operare per stare meglio, anche proprio fisicamente, o anche, visto che oggigiorno l’attività fisica, e lo sport, è incoraggiato da tutti, la necessità di avere un’ottima respirazione nasale, può portare alcuni pazienti a richiedere una correzione funzionale, potendo anche arrivare alla parte estetica.

Il secondo è la blefaroplastica. Anche questa alle volte può essere non solo estetica, ma anche funzionale. Pazienti che hanno un campo visivo ridotto da un eccesso di pelle della palpebra, avendo quindi una necessità funzionale, non puramente estetica.

Il terzo è il lifting. É terzo perché il botulino, quindi la terapia con tossina botulinica, negli ultimi anni è riuscito ad apportare delle buone correzioni degli inestetismi del viso, a tal punto che la pratica chirurgica è diminuita di frequenza. »

Quale potrebbe essere la strategia migliore per apparire perfetti in estate sottoponendosi ad un intervento estetico senza compromettere però la stagione?

«La strategia migliore è quella di ponderare il periodo in cui apportare questi cambiamenti, operarsi o anche sottoporsi ad interventi di medicina estetica. Per essere perfetti in estate devono essere effettuati proprio nei primi mesi invernali. Pensarci quindi d’estate per poter trovarsi un periodo, collocare strategicamente, anche per il lavoro, il momento più opportuno per avere una convalescenza senza stress, e soprattutto per non avere quelli che sono i postumi, cioè gli effetti sul corpo della chirurgia che necessitano di un po’ di tempo per sparire.

Ad esempio, una liposcultura lascia dei postumi che possono durare fino a due mesi. Non sono delle situazioni bruttissime, però, messe in evidenza da un costume da bagno, si vedono.

Una liposcultura lascia un gonfiore, edema dei tessuti, che è visibile in costume, per cui, effettuare una liposcultura a giugno può andare bene per chi magari va al mare ad ottobre.

Strategicamente vanno collocati in periodi per cui quelle che sono “le noie” del dopo intervento scompaiono.

Una rinoplastica può essere effettuata in ogni periodo dell’anno. Io ne effettuo anche ad agosto, perché molti pazienti associano le vacanze, e quindi la possibilità di non essere al lavoro, con l’intervento chirurgico. É ovvio anche ancora oggi, seppur essendo diminuiti di frequenza ed intensità, qualche livido ci sia. Comunque, i cerottini ed il cosiddetto “gessetto, anche se non è più un gessetto, per qualche giorno lo si debba tenere, andarsene in giro con esso, sotto il sole cocente di agosto, non è una cosa simpatica.

É una strategia legata a questi aspetti del dopo intervento»

C’è stato un incremento nel ricorso alla chirurgia estetica nell’ultimo periodo, secondo lei a cosa è dovuto?

«Sì, c’è stato un incremento e curva è ancora in ascesa, nel senso che il ricorso alla chirurgia e alla medicina estetica è in crescita, in special modo per quanto concerne la medicina estetica.

C’è un ricorso ad un certo tipo di aspetto e ad un certo tipo di sensazione personale, ci sono moltissimi pazienti che ricorrono alla medicina estetica semplicemente per stare meglio, per sentirsi meglio, per dedicare delle cure al proprio corpo.

Poi ci sono anche quelle richieste che puntano ad avere un aspetto “idoneo” anche per il lavoro. Avere, anche in ambito lavorativo, oggigiorno un aspetto rilassato e sicuro, essere sicuri del proprio corpo, di come ci raffrontiamo agli altri, oggi è un’arma in più. Con la situazione economica concorrenziale che abbiamo in questo momento l’aspetto è certamente importante.

Magari anche piccoli “difetti”, anche piccoli aspetti, dovuti esclusivamente all’invecchiamento, che prima non venivano neanche considerati, oggigiorno vengono corretti da tante persone che cercano di attenuare questi segni di vecchiaia, proprio in virtù di un approccio anche in ambito lavorativo un po’ più accattivante. »

Quali sono le alternative migliori alla chirurgia estetica?

«La medicina estetica ha portato ultimamente, dal punto di vista delle tecniche, ma anche dei farmaci, dei materiali usati, un avanzamento enorme. Tante cose che prima si facevano con la chirurgia oggi si riesce a sistemarle anche con la terapia medica.

Un altro modo per aver meno necessità della chirurgia estetica è l’alimentazione corretta e un’attività fisica importante, nel senso che bisogna dedicarle sempre attenzione. Il movimento, nel senso di attività, di sport, oggi è spesso molto trascurato. Può essere un’alternativa, ma può essere anche un ottimo supporto per il paziente che poi vuole affrontare una chirurgia estetica.

Avere un corpo tonico ed una buona circolazione per poi andare ad operare, è una base molto valida per avere anche dei risultati ottimali. Il massimo si può ottenere dalla chirurgia andandoci preparati.»

Quali consigli vorrebbe dare ai nostri lettori per apparire perfetti nella stagione estiva?

«Sono tutti consigli basati su cose semplici, ma che richiedono un qualcosa che oggigiorno purtroppo manca spesso. È veramente una cosa importante.

Essenzialmente ci manca il tempo.

Tempo da dedicare al nostro corpo, alla nostra mente, tempo da dedicare all’alimentazione corretta.

Una buona attività fisica richiede tempo, come d’altronde una corretta alimentazione, la quale richiede delle particolari attenzioni.

Poi c’è l’astensione da pratiche tipo il fumo, alcolici e superalcolici.

Gli accorgimenti che io cerco di suggerire sono questi. Una persona che riesce a dedicare veramente tanto tempo al proprio corpo, spesso non ha necessità neanche di operarsi. O magari può operarsi in condizioni ottime, magari riducendo anche la mole dell’operazione.

Per fare un esempio, se la quantità di grasso da rimuovere nel corpo in maniera totale si riduce con una buona alimentazione ed una buona attività fisica, la chirurgia da effettuare, non solo è minore come entità, ma riesce anche meglio, perché avendo da rimuovere meno adipe ci può essere maggiore accuratezza nel rimuoverlo nelle zone dove esso è rimasto dopo una buona alimentazione, una buona dieta ed una buona attività fisica.

I risultati dell’intervento chirurgico riescono anche meglio.

Ancora una volta ci si basa su un concetto di salute e benessere che va guardato come attenzione dalle abitudini voluttuose nocive, nella parentesi giornaliera, anche se essa oggigiorno risulta essere più un’utopia che una situazione reale. Il tempo è il nostro bene più prezioso e altresì il più scarso al momento, perché non ne abbiamo granché.»

Il XXI Secolo ringrazia sentitamente il dottor Giannini per la cortesia e la disponibilità mostrataci.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II