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Davide Scognamiglio e la magia del “Borgo” di Ischia

L’isola d’Ischia si appresta a vivere un Natale diverso, soprattutto l’antico centro storico di Ischia Ponte, che diventa un “Borgo incantato”, grazie al progetto luci curato da Davide Scognamiglio, Benedetta Parenti, Sebastiano Cautiero, Pietro Cenzino Di Meglio, Salvatore Ronga, Massimo Ielasi e Bianca Parenti. Nell’antico borgo di Celsa, infatti, si potrà ammirare una installazione carica di significato cultuale e sociale, grazie ad un particolare gioco luci e diversi oggetti posizionati sui balconi delle varie abitazioni, che porteranno gli isolani e i turisti a passeggiare con il naso all’insù.

La redazione del 21 secolo news ha avuto la possibilità di intervistare Davide Scognamiglio, photo e light designer napoletano, molto conosciuto nell’ambito teatrale, pubblicitario e cinematografico. Un volto noto anche per Ischia, dato che proprio lui, ha reso protagonista il celebre Castello Aragonese nell’ambito dell’iniziativa “M’illumino di meno” e ha partecipato alla Festa a Mare agli scogli di Sant’Anna, curandone appunto, il disegno luci. Un lavoro il suo, che si è consolidato nel tempo, infatti, nel 2006 è avvenuto il primo incontro con il teatro, ambiente nel quale ha avuto modo di conoscere Adriana Follieri, con la quale ha creato “Manovalanza”, nel 2009. L’utilizzo della luce, è avvenuto mediante un passaggio, dalla fotografia al teatro, in maniera  naturale. Fino a staccarsi poi, negli ultimi due anni, con Food distribution, un progetto che prosegue con il Napoli Teatro Festival. Grazie alle tante esperienze lavorative in questo ambito, Davide Scognamiglio, è riuscito a dare vita a progetti di illuminazione urbana rari, poiché non si tratta di illuminazione architetturale, bensì collettiva e quindi una vera e propria impressione artistica su vari luoghi e su diversi punti di passaggio.

Come prima cosa, proprio in riferimento al lavoro realizzato ad Ischia Ponte, abbiamo chiesto a Davide Scognamiglio, In cosa consiste il progetto al quale hai lavorato in occasione del Natale ad Ischia?”

 “Il progetto al quale abbiamo lavorato, poiché non ho operato da solo, è stato realizzato in collaborazione con: Sebastiano Cautiero, Bianca Parenti, Benedetta Parenti, Pietro Cenzino Di Meglio, Massimo Ielasi e Salvatore Ronga; si tratta sicuramente di un progetto di integrazione, all’interno del borgo di Ischia Ponte, ma anche di coinvolgimento degli abitanti e dei commercianti. Da un punto di vista prettamente tecnico, siamo andati ad alterare quella che è la luminosità base dei negozi, gelatinando le loro luci private, fino ad arrivare ad esporre su alcuni balconi oggetti di uso domestico, che simboleggiano la quotidianità della vita degli abitanti di Ischia Ponte. Tutto ciò è stato realizzato con l’intento di voler quasi dare un segnale di vita, creando una sorta di piccolo mercato delle pulci, dove ad ogni finestra sono esposti degli oggetti che simboleggiano la presenza e la vita di coloro che abitano e quotidianamente animano il borgo”.

Ad Ischia Ponte si è pensato di andare oltre il semplice concetto di bellezza, creando condivisione. Un lavoro possibile grazie alla partecipazione di tutti, commercianti, cittadini, e coloro che veramente hanno creduto che tale tipo di realizzazione fosse possibile. Coinvolgere tutti per creare qualcosa di strabiliante, in questo caso una installazione permanente durante tutto il periodo natalizio, questa probabilmente è stata la chiave di svolta per realizzare un progetto che desse un’identità diversa al borgo di Ischia Ponte. Sicuramente l’intenzione base era quella di andare oltre i limiti e creare qualcosa che fosse diverso dal solito. Infatti, a tal proposito, abbiamo chiesto a Davide Sognamiglio, “Se dovessi definire il progetto al quale avete lavorato, con un solo aggettivo, quale sceglieresti?”.

“Direi che si tratta sicuramente di un progetto “coraggioso”, sia da parte nostra che abbiamo lavorato alla realizzazione, sia da parte degli amministratori del posto. Noi abbiamo frequentato il borgo di Ischia Ponte per tre mesi, un tempo relativamente breve, trattandosi di un lavoro di inserimento, con il quale abbiamo cercato di mischiarci a quello che era il tessuto locale. Quindi, dovendo scegliere un aggettivo per definire questo lavoro, scelgo “coraggioso”.

Davide, puoi rivelarci qualcosa circa i tuoi progetti futuri?

“Il prossimo 19 dicembre c’è il debutto di una nuova produzione di  Manovalanza, che ha vinto il Premio – Nuove sensibilità – con il Teatro pubblico campano, con uno spettacolo intitolato “Pater” al Teatro Nuovo di Napoli. Si tratta di uno spettacolo con una compagnia integrata di attori e attrici africane e giovani attrici ed attori italiani. Poi abbiamo avuto una richiesta per creare un disegno luci permanente per la Chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco, ai Tribunali, meglio conosciuta come la Chiesa delle Anime Pezzentelle. E altri progetti futuri che a tempo debito verranno svelati.

Il borgo di Ischia Ponte è una delle zone turistiche più apprezzate dell’isola, com’è creare e dare vita ad un proprio progetto, lì, ai piedi del Castello Aragonese? ‘Giocare’ con la luce è un’arte, dunque tu sei un artista, e viene spontaneo chiederti, che tipo di artista ti reputi?

“Non so se sono un artista, e credo che non debba dirlo io, però alla base del nostro lavoro, e parlo sempre al plurale (nel caso di Ischia Ponte) c’è una squadra che ha lavorato con l’intento di creare i presupposti di natura antropologica, culturale, tecnica e sociale, affinchè accadano delle cose in maniera imprevedibile; creare un tessuto sul quale si possa agire nella quotidianità. Il lavoro realizzato ad Ischia Ponte, naturalmente parte da un progetto base, ossia una “Pianta tecnica” del disegno luci, ma quello che accade poi nei giorni di montaggio e di lavoro, quando io non sarò presente sul posto, può essere considerato il lavoro vero e proprio, al di là dell’idea iniziale. Il progetto nel suo complesso, prenderà corpo, concretizzandosi giorno per giorno, e soprattutto, bisognerà vedere come tutto ciò possa effettivamente influire sulla vita delle persone del Borgo. Quello che succede durante la presenza dell’istallazione, dalla critica, al plauso, tutto ciò è notevolmente importante”.

Ringraziamo Davide Scognamiglio per aver concesso questa intervista e aver risposto in modo esaustivo e dettagliato a tutte le domande.

Ischia Ponte è un borgo importante, un punto di ritrovo sia d’estate ma anche durante la stagione fredda, e sono molti gli isolani che ammettono di avvertire la mancanza del maestoso Castello Aragonese, quando sono fuori dall’isola. Creare qualcosa che valorizzi un borgo così bello ed incontaminato al tempo stesso, non è facile e sicuramente il lavoro svolto per la realizzazione di un progetto di questa entità, non solo di natura estetica, ma anche culturale e sociale, è enorme.

L’idea di Davide era quella di creare condivisione ed è riuscito nel suo intento, infatti, come ha dichiarato il Vicesindaco Luigi Di Vaia, “Gli abitanti di Ischia Ponte, sono diventati parte attiva dell’evento stesso, a partire dalla particolarissima illuminazione che porterà alla luce ciò che abitualmente resta all’interno della sfera domestica”.

Davide Scognamiglio ha usato il coraggio, tutto quello che serve, oltre alla bravura s’intende, per realizzare i propri sogni e i propri progetti. Il coraggio di guardare ad una realtà che rappresenta una forte attrazione turistica, che cresce dal punto di vista storico-culturale, mostrandone tutto il suo potenziale.

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Si ringrazia Tommaso Vitiello per le fotografie