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Ci ritorna in mente lo straordinario Lucio Battisti.

“Tutto mi spinge verso una totale ridefinizione della mia attività professionale. In breve tempo ho conseguito un successo di pubblico ragguardevole. Per continuare la mia strada ho bisogno di nuove mete artistiche, di nuovi stimoli professionali: devo distruggere l’immagine squallida e consumistica che mi hanno cucito addosso. Non parlerò mai più, perché un artista deve comunicare solo per mezzo del suo lavoro. L’artista non esiste. Esiste la sua arte.” Con tali dichiarazioni il sublime cantante rilasciò la sua ultima intervista.

 Battisti amava distinguersi ed in questo eccelleva più di ogni altro suo contemporaneo interprete.

In tutta la sua carriera, il chitarrista ha venduto più di 25 milioni di dischi che rappresentano il giusto successo di uno dei più grandi innovatori della musica italiana: grazie alla combinazione di diversi ritmi all’interno dei suoi brani, confezionava melodie che si integravano alla perfezione col romanticismo che i testi, redatti da Mogol per lui, incarnavano.

Quasi ogni sua canzone ha conquistato pubblico e critica, confermando la grande creatività e personalità di un uomo che è stato capace di parlare d’amore nel modo più semplice e allo stesso tempo più ammaliante possibile.

Molto spesso emergeva la sua grande complessità interiore: di carattere schivo e riservato, accusato di essere un accanito sostenitore del fascismo, sparisce del tutto dalle scene dopo aver manifestato la sua presenza in pochissimi eventi pubblici.

Nei suoi pezzi, l’introverso autore comunicava la passionale italianità che lo caratterizzava o più raramente una scanzonata allegria che ben si amalgamava con espressioni di mestizia per un amore rimpianto, ma non troppo.

Al fine di omaggiare la figura dell’insigne cantante, il prossimo 14 settembre, la Sony Music pubblicherà tutti i suoi album originali, in edizione limitata e numerata.