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Bonetti e nuovi nati, benefici per le famiglie

Si promuovono le nascite: Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità, la famiglia e le disabilità, spera di apportare delle novità già a partire dalla prossima manovra di Bilancio.

Le misure che verranno probabilmente introdotte a breve sono state illustrate alla seconda giornata di “Futura”, Scuola di Formazione per i Giovani, organizzata da Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva.
Tra i miglioramenti in arrivo a beneficio della qualità di vita delle neofamiglie si annoverano un assegno unico per ciascun figlio, unitamente ad un bonus nascita.
Sarà reso più accessibile il costo degli asili nido, intervenendovi con una riduzione della retta o la stessa gratuità del servizio. Si erogheranno fondi ai territori dal momento che alcune regioni presentano una copertura lacunosa del servizio, addirittura inferiore all’8% previsto.
Si intende aumentare i giorni possibili di congedo di paternità obbligatorio, portandoli da 5 -ottenuti solamente con la legge di Bilancio del 2019- a 10.
Il congedo è usufruibile fino al quinto mese di vita del bambino sia che si tratti di una nascita naturale o dell’ingresso in famiglia o in Italia nel caso di un’adozione.
Il congedo di paternità facoltativo non supera invece i 10 mesi complessivi di astensione dal lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino, e valido per ambedue i genitori.
Bonetti ricorda che è una richiesta -quella di dilatare il tempo concesso ai padri per il congedo obbligatorio- che proviene direttamente dalla Commissione europea e dichiara:
“Bisogna rinnovare il congedo di paternità obbligatorio, ci auguriamo che entri in misura di Bilancio
Sposta poi l’attenzione sull’importanza che il governo attuale sta conferendo al Family Act:
 
“Pensiamo al Family Act perché oggi le famiglie, nella loro diversità, nel nostro Paese sono il nucleo primo di relazione sociale, di incontro delle diversità. La famiglia è per eccellenza il luogo della diversità, che si mette insieme e che si apre alla vita. Non è la chiusura intima. Se vogliamo usare la parola modello, che non mi piace, la famiglia è il luogo dell’accoglienza e dell’incontro delle diversità di genere, generazionali, di esperienza che si apre a una dimensione più ampia. Quindi, se dovessi usare uno slogan, porte aperte alle famiglie più che porti chiusi nel Paese”.
Il ministro si dice anche preoccupata per l’aumento dell’Iva, che andrebbe economicamente a gravare sulle spalle delle famiglie, proprio in direzione opposta a quella verso cui si propende.
 
E’ stato argomento di dibattito politico negli ultimi tempi lo ius culturae, ossia la concessione della cittadinanza dopo aver affrontato un ciclo di studi, in risposta al quale il ministro Bonetti ha affermato:
 
“Lo ius culturae non è nel programma di governo e quindi è un’ azione che deve maturare come input parlamentare. Io l’ho sostenuto e quindi se le altre forze di maggioranza dovessero riconoscerne il valore noi siamo in prima linea. Ma non può diventare misura di scontro e battaglia politica nella maggioranza, litighiamo su altro”.
Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.