giovedì 18 Aprile, 2024
10.8 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Barcellona: in migliaia per le strade

Migliaia di persone in corteo e molte strade bloccate a Barcellona, dove cinque colonne di manifestanti sono arrivati da tutta la catalogna per partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati indipendentisti.

La tensione è salita. È ora in corso lo sciopero generale indetto per protesta dopo la sentenza di condanna dei leader separatisti.

La polizia nazionale spagnola ha arrestato tre manifestanti, due dei quali minorenni, dopo aver disperso con delle cariche un gruppo che stava lanciando oggetti di ogni genere davanti al quartier generale della polizia.

Lo riferisce l’agenzia spagnola Europa Press.

All’aeroporto di Barcellona sono stati cancellati cinquantasette voli dei quasi 1.000 previsti.

La Sagrada Familia ha annunciato la sospensione di tutte le visite per via dello sciopero generale e dei cortei.

L’ex presidente catalano Carles Puigdemont si è presentato alla sede della Procura generale belga a Bruxelles, dopo che il tribunale supremo spagnolo aveva riattivato l’ordine di arresto e la richiesta di estradizione nei suoi confronti per i fatti che portarono alla dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna nel 2017.

La decisione del tribunale supremo era stata presa in conseguenza della condanna a diversi anni di carcere degli altri leader indipendentisti catalani, tra cui diversi membri del governo guidato da Puigdemont.

Le accuse contenute nell’ultimo mandato di arresto sono di sedizione e malversazione.

“Sono stato rilasciato senza cauzione, resto a disposizione della giustizia belga. Non lascerò il Paese” ha detto ai media l’ex presidente della catalogna.

La scorsa notte ci sono stati violenti scontri, in particolare a Barcellona e a Girona, dopo la condanna al carcere dei leader indipendentisti.

Nel capoluogo i manifestanti hanno eretto barricate in strada, dato fuoco a cassonetti e lanciato oggetti contro la polizia.

Un ragazzo è stato ferito da degli estremisti di destra.

Sul fronte politico continuano gli attacchi tra il governo di Madrid e la Generalitat de Catalunya (il sistema amministrativo-istituzionale per il governo catalano). Il presidente della Generalitat Quim Torra promette un nuovo referendum sull’indipendenza entro due anni.