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Arte, Salerno ai piedi del Duca Bianco

La strepitosa carriera di David Bowie, costellata di pseudonimi e sperimentazioni artistiche, che l’hanno reso uno degli Heros, chiosandone l’hit del 77′, del nostro tempo rivive a Salerno.

La città campana grazie all’ interessamento dell’associazione culturale “Tempi Moderni” in collaborazione con la Regione Campania e ONO Arte Contemporanea, ha aperto le porte al genio musicale venuto a mancare il 10 gennaio 2016 con la mostra – visibile fino al prossimo 27 febbraio- “Stardust Bowie by Sukita” presso il palazzo Fruscione mettendo il rilievo la quarantennale carriera del Duca Bianco e il rapporto tra la figura iconica pop di Bowie con la fotografia di Masayoshi Sukita.

Proprio come la relazione dell’artista britannico si interseca in un dialogo con musica e arte, la mostra è funzionale ad un ricco cartellone di eventi e talk in due serate che vedranno la terra longobarda essere occasione di speculazione intorno ad un personaggio ed una personalità che ha incarnato la seconda metà del XX secolo e che ancora influisce sul contemporaneo.

Mercoledì 8 gennaio presso palazzo Fruscione, ore 20, vi sarà il primo appuntamento “David Bowie e la Guerra Fredda”. La serata sarà condotta da Alfonso Amendola, direttore scientifico del progetto “I racconti del contemporaneo”. Oggetto princeps di discussione saranno gli Hansa Studios, posti a pochi passi dal muro di Berlino e capace di veder la collaborazione di stelle del rock come Queen e Mick Jagger. e della trilogia discografica berlinese di Bowie.

Ultimo appuntamento sarà il prossimo venerdì 10, alle ore 21,15 presso il Teatro Augusteo di Salerno con l’evento musicale “Come back for David and Children”, il cui ricavato sarà donato all’ associazione Open-Oncologia Pediatria e Neuroblastoma, ente che dal 2003 si occupa di sostenere presso strutture sanitarie la ricerca scientifica e assistenza ai piccoli infermi.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."