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22 ottobre 1906: muore Paul Cézanne.

Paul Cézanne è stato un pittore francese nato ad Aix-en-Provence il 19 gennaio 1839 e morto nel medesimo luogo il 22 ottobre 1906.

Inizialmente entrò in contatto con l’ambiente impressionista, dal quale apprese il dipingere en plein air e la ricerca della massima luminosità dei colori. Egli finì, però, per distaccarsene e andare oltre tale tendenza nella speranza di giungere a quella verità essenziale delle cose, che l’impressione visiva, alla quale ricorrevano gli impressionisti, non poteva esaurire.

E’ infatti la geometria per Cézanne a racchiudere quella verità a cui tende. Le sue figure sono spigolose e  curve. E’ importante dire però, come  tale rivoluzione geometrica investa anche la natura, che tratta secondo la sfera, il cilindro e il cono.

La sua tendenza alla rappresentazione delle forme geometriche è ben evidente nella sua opera I giocatori di carte, dove troviamo la forma semisferica del cappello, il cilindro della bottiglia di vino posta tra i due giocatori e così a seguire.

Altra opera importante è La casa dell’impiccato, che l’artista espose alla prima mostra degli Impressionisti, essendo ancora un capolavoro di tale tendenza per la pittura en plein air e per i tocchi di colore chiari, nonostante vi siano presenti elementi che vanno oltre l’impressionismo.

Per Cézanne la lettura percettiva della natura, cioè come si mostra ai nostri sensi, non basta, quindi l’occhio deve essere aiutato dal cervello, poiché l’intelligenza indaga la realtà, scoprendone le verità nascoste dietro le apparenze.

Dal punto di vista della tecnica, l’artista realizza le sue opere utilizzando il disegno a matita, colorato con acquerelli.

Nel corso della sua vita Cézanne ha anche stretto amicizie importanti con letterati come Emile Zola e con artisti come Manet, Monet e soprattutto Pissarro.

Egli è anche un esempio di ostinazione ferrea. Inviava ogni anno al Salon opere che venivano puntualmente rifiutate. Tale consuetudine, fortunatamente, avrà fine nel 1882.